lunedì 31 agosto 2009

Martedì 1 Settembre, riunione Gd Policoro

Martedì,1 settembre, alle ore 18:30 presso la sede dei Giovani Democratici di Policoro, in via Berlingieri n°84 (vicino farmacia De Santis),si terrà una riunione organizzativa

O.d.g.:

-Discussione post iniziativa del 28 Agosto "Nucleare,quali prospettive?";

-Linee programmatiche;

-Future iniziative politiche;

-Varie ed eventuali.

Vi aspettiamo numerosi!

mercoledì 26 agosto 2009

SPERANZA (PD): SOSTEGNO AI PRECARI DELLA SCUOLA


“La scuola rappresenta la leva più importante che la nostra comunità possiede per costruire una società migliore- ha dichiarato Roberto Speranza, candidato segretario regionale del Pd lucano - a maggior regione in una regione dai piccoli numeri come la Basilicata la scuola è presidio irrinunciabile per la democrazia e per lo sviluppo dei nostri territori. Per questo motivo è indispensabile stare al fianco dei lavoratori precari della scuola che in queste ore si stanno battendo non solo per difendere i loro diritti ma anche per non permettere un abbassamento della qualità generale dei processi formativi.
Del resto non c’è processo di riforma del sistema educativo se non c’è coinvolgimento degli insegnanti che ne condividano progetto e percorsi. Sono quindi necessarie politiche di valorizzazione della professionalità di chi opera nella scuola, per restituire loro la dignità e il senso di una professione strategica per il Paese e per la nostra Regione. Lo stato di forte disagio in cui versa il mondo della scuola deriva anche dal disconoscimento e dalla sottovalutazione della funzione e della autorevolezza sociale degli insegnanti. Non sono possibili riforme senza che i destinatari ne siano anche protagonisti; non si fanno buone riforme sulla testa dagli insegnanti.
Va in questo senso l’auspicio che le istituzioni di tutti i livelli facciano fino in fondo la loro parte per fronteggiare l’emergenza che riguarda l’avvio del nuovo anno scolastico.
Il Partito democratico di Basilicata – ha concluso Speranza –dovrà sempre più caratterizzare il suo profilo progressista attraverso l’investimento concreto nelle risorse immateriali quale strumento prioritario per le politiche di sviluppo della nostra regione”.

martedì 25 agosto 2009

Pd, Bersani: "Niente tasse per dieci anni a chi investe su lavoro"


«Il Pd non può fare il suo primo congresso senza l’ambizione di indicare un nuovo corso della vicenda politica e sociale italiana. Non possiamo parlare solo di noi. Chi vince dovrà parlare dell’Italia. È preziosa la riflessione di Prodi, che vede le forze progressiste ferme sulle gambe, appesantite dal conservatorismo e dalla perdita di una visione autonoma. Prodi ci offre uno spazio di correzione e di ripensamento: riflettere su com’è andata, e presentarci agli italiani con idee nuove».

Questo l'inizio dell'intervista di Aldo Cazzullo a Pier Luigi Bersani, candidato alla segreteria del Partito Democratico, pubblicata dal Corriere della Sera.

Bersani, su quali idee imposterà la sua campagna?

«Su tre grandi questioni. L’Italia: si tratta di vedere come, tra il globale e il locale, decidiamo di essere italiani. L’economia: aumento dei redditi ed economia verde devono essere il nostro New Deal. La politica: siamo all’imbrunire di un ciclo; c’è da immaginare uno scenario nuovo».

La disunità d’Italia è al centro della discussione pubblica

«Sì, e condivido l’analisi di Galli della Loggia. Siamo di fronte a una frattura nuova. Al tempo delle gabbie salariali, dentro c’era un po’ di Calabria e un po’ di Rovigo. Poi si è affermato il monopolio del divario Nord-Sud. Ora la politica, invece di interpretare la correzione del divario, si predispone ad interpretarne il divario. Non pensa più di poterlo ridurre. È rassegnata. Immagina leghe territoriali. Usa parole vacue come agenzia, cassa. Ma un grande partito nazionale e federale non si limita a difendere l’unità; vuole costruirla»

In che modo?

«Progettando una reciprocità tra Nord e Sud. Imprimendo una svolta sociale e liberale alla questione, un po’ nella direzione che ha indicato Panebianco. Se noi attacchiamo tutte le intermediazioni amministrative, diamo una risposta alla rabbia del Nord e alla sudditanza del Sud. Sbaracchiamo tutti gli incentivi mediati al sistema economico. Introduciamo per dieci anni un credito d’imposta stabile e automatico: via le tasse su tutti gli investimenti per l’occupazione»

Una no tax area grande come l’Italia?

«Una no tax area per nuovi investimenti, a cominciare dal Sud. Stabilita automaticamente, senza intermediazioni. E poi far partire infrastrutture che aggancino l’Italia al Mediterraneo. Premiare i migliori standard di servizio: i soldi li prende chi migliora la vita di pensionati, malati, studenti perché dove stanno bene i cittadini stanno bene le imprese. Programmare una riscossa civica, non moralistica»

Un’altra questione morale?

«Una questione concreta. Si è molto abbassata l’asticella nei comportamenti civici collettivi. L’istinto familistico, corporativo, localista, insomma le reti corte che da sempre sono nostra croce e delizia, nella globalizzazione hanno preso una curvatura difensiva. Usiamo allora gli strumenti della sfida europea. Facciamo una Maastricht dei costi della politica: stabiliamo la media di quanto costa la politica nei paesi europei, e mettiamoci lì. Facciamo una Maastricht della fedeltà fiscale, e decidiamo che ogni punto di fedeltà fiscale viene riversato sulle categorie che lo garantiscono, con riduzione di aliquote e miglioramenti di welfare. Portiamo il merito dal cielo alla terra, con meccanismi di valutazione esterna per ogni funzione. Facciamo un “piano industriale” per far funzionare la giustizia civile. Parlo, insomma, di un patto civico di solidarietà e reciprocità da proporre al Paese»

Come vede la situazione economica?

«È inutile edulcorarla: i prossimi mesi saranno drammatici per molti: siamo nel pieno della crisi. Da qui al 2010 rischiamo di perdere un milione di posti di lavoro. Serve un pacchetto anticrisi vero, che sostenga i redditi e sblocchi le infrastrutture locali, quelle che si fanno in sei mesi, dalle rotonde alla manutenzione straordinaria delle scuole. Non possiamo aspettare il Ponte sullo Stretto»

Ma neppure i pacchetti anticrisi fin qui hanno avuto un impatto significativo

«È vero: perdiamo 6 punti di Pil; a colpi di 0,5%, ci metteremmo 12 anni a tornare ai livelli precedenti. Dobbiamo mettere il turbo da qualche parte, per rimontare in modo rapido»

Da quale parte?

«Il nostro New Deal sarà l’economia verde e una nuova politica dei redditi. Proporrò un piano per l’efficienza energetica per i prossimi 5 anni, mobilitando un enorme bacino tra risposta privata e iniziativa pubblica. E si dovrà attaccare la cattiva distribuzione dei redditi, rafforzando quelli medio-bassi, per rianimare i consumi»

La no tax area dovrebbe valere anche per gli aumenti contrattuali?

«Sì. Penso a interventi che dovrebbero favorire la contrattazione decentrata. Ma non basta. Penso a misure fiscali, al cuneo contributivo, ai prezzi sensibili. E a un salario minimo, da inserire se possibile per via contrattuale, eventualmente con una sponda normativa. Così come dobbiamo unificare i percorsi di accesso al lavoro»

Lei espone un programma di governo. Ma al governo c’è Berlusconi

«Io ritengo che chi si candida alla guida del più grande partito d’opposizione debba fare la sua proposta al paese. A novembre saranno vent’anni dall’89, quando crollò pure il Muro che avevamo in casa, lasciando un vuoto. Quel vuoto fu colmato nel segno dell’antipolitica. Berlusconi ha saputo unificare tutte le forze del centrodestra, dando al modello di consenso una curvatura populista di tipo nuovo: più che usare il consenso per fare governo, ha usato il governo per fare consenso. Gli italiani gli hanno consentito di fare quel che ha voluto, nel pubblico, nel privato e nei rapporti tra pubblico e privato: ma agli italiani cosa ne è venuto? Più riforme? Meno tasse? Più crescita? Nulla di tutto questo. Se lo si chiede a lui, risponde che ha fermato i comunisti. Una risposta un po’ onirica»

Non esageri. La riforma del mercato del lavoro è stata fatta

«Con un’intensità non superiore alla riforma Treu. Può darsi che io esageri; ma non si può dire che, nella decina d’anni in cui Berlusconi è stato al governo, l’Italia sia cambiata. E lo stesso vale per la Lega. Al netto delle ronde, che cosa ha inventato la Lega per le politiche locali? Solo ideologia; non le aree artigianali, gli asili nido, l’urbanistica, i servizi sociosanitari. Ma il punto non è essere più o meno antiberlusconiani. L’opposizione non la si valuta a seconda se grida più o meno forte, ma se prepara un’alternativa. Se tocca a me, la butto di lì»

C’è qualcosa che non funziona, in questo meccanismo per cui si vota prima al congresso e poi alle primarie? Complicato da sondaggi che danno in testa ora lei, ora Franceschini?

«Non mi occupo di questi sondaggi. Quando giro, sento una buona aria. Pare che ci stiamo occupando solo di beghe interne; ma qual è il partito in Europa che fa un congresso aperto come il nostro? Certo, qualche correzione allo statuto è necessaria. Ma non credo che esista una distinzione antropologica tra iscritti ed elettori, e non credo che le due votazioni avranno esito diverso. Serve un partito organizzato, con una sua posizione, una sua presenza fisica, con coscienza delle proprie antichissime radici popolari».

lunedì 24 agosto 2009

SPERANZA(PD): PER UN PARTITO APERTO E CONTENDIBILE


“Sono già 20 i Comuni della Basilicata in cui è stato presente il candidato alla segreteria regionale del Pd Roberto Speranza nei primi giorni della fase congressuale che porterà Il Partito Democratico al voto nei circoli durante il mese di settembre e poi alle primarie del 25 ottobre”. E’ quanto si legge in un comunicato stampa del candidato alla segreteria regionale del Pd, Roberto Speranza.
“Il confronto con le persone e con i territori rappresenta un passaggio essenziale per ridefinire l’identità del Pd” - ha dichiarato Speranza – “Il nuovo partito dovrà essere aperto e contendibile. Capace di mettere a valore fino in fondo le tante capacità che vivono sui territori e che troppo spesso non hanno trovato le condizioni ideali per essere protagonisti della vita politica regionale”.
“In questo senso il mio impegno simbolico di essere presente in ciascuno dei 131 Comuni della nostra regione sta a significare proprio la volontà di connettere in maniera sempre più decisa e determinata il centro e la periferia. Il Pd è nato per dare nuova linfa alla democrazia e per riavvicinare politica ed istituzioni. Questo significare saper ascoltare e capire i problemi che vengono dal basso attraverso un percorso aperto di confronto e partecipazione”.
“Con queste finalità nei prossimi giorni promuoverò incontri territoriali con amministratori, dirigenti, militanti e simpatizzanti del partito per rendere il più aperto e trasparente possibile il confronto politico che ci porterà al prossimo congresso”.

sabato 22 agosto 2009

21/08/2009 COMUNICATO STAMPA – Giovani Democratici Policoro


“All’indomani dell’approvazione della legge “Sviluppo e internazionalizzazione delle imprese” si apre con prepotenza il dibattito sulle tematiche ambientali e in particolar modo sui criteri per la localizzazione e costruzione di centrali nucleari e siti di stoccaggio delle scorie.

Ci si interroga sui nuovi rapporti Stato-Regioni e sul ruolo che la Basilicata assumerebbe come possibile candidata per la costruzione di una centrale nucleare.


I Giovani Democratici di Policoro affrontano il tema in una pubblica iniziativa “Nucleare, quali prospettive?” che avrà sede presso i Giardini murati di Policoro, il 28 agosto 2009 alle ore 21.30, il dibattito sarà moderato da Vittoria Purtusiello, membro dei giovani democratici di Policoro, e avrà tra i relatori il direttore del centro ENEA della Trisaia di Rotondella, Donato Viggiano, il senatore del PD, Filippo Bubbico, il vice presidente della giunta regionale con delega all’ambiente, Vincenzo Santochirico, e il candidato alla segreteria del PD di Basilicata, Roberto Speranza.


I Giovani Democratici sostengono con forza l’importanza di tale dibattito affinché si faccia chiarezza su una questione tanto complessa e già dolorosa.

È difficile pensare di rivivere una nuova Scanzano, è dunque necessario aprire un confronto serio e chiarificatore, e intendiamo farlo con responsabilità e spirito critico, coinvolgendo le associazioni e le personalità della nostra regione ma soprattutto i cittadini preoccupati per il futuro delle proprie comunità.”

venerdì 21 agosto 2009

Lunedì 24 Agosto riunione Gd Policoro


Lunedì sera 24 agosto, alle ore 18:300 presso la sede dei Giovani Democratici di Policoro, in via Berlingieri n°84 (vicino farmacia De Santis),si terrà una riunione organizzativa

O.d.g.:

-Iniziativa del 28 Agosto "Nucleare,quali prospettive?";

-Discussione precongressuale;

-Linee programmatiche;

- Future iniziative politiche;

-varie ed eventuali.

Vi aspettiamo numerosi!

mercoledì 19 agosto 2009

SPERANZA (PD): PRIORITARIO INVESTIRE SU RISORSE IMMATERIALI


“La clamorosa scoperta del gene anticancro da parte di due ricercatori meridionali può rappresentare un utile occasione riaprire una seria riflessione sulla necessità di un maggiore investimento sulle nostre risorse immateriali. Lo sviluppo del Mezzogiorno passa necessariamente per una messa a valore delle tante competenze e risorse di cui le nostre comunità sono portatrici e che però hanno troppo spesso difficoltà a liberare le proprie potenzialità” - ha dichiarato Roberto Speranza, candidato segretario regionale del Pd.
“I dati Ocse ci dicono che sono ben 294.767 i laureati italiani che decidono di lavorare all’estero perché non trovano nel nostro paese condizioni adeguate. Larga parte di questi sono giovani del Sud le cui famiglie hanno prodotto ingenti investimenti senza che alcuna ricaduta arrivi sul nostro territorio. Questi dati richiamano ad un impegno serio degli attori istituzionali e delle forze sociali per irrobustire e rendere più competitivo il sistema della ricerca e dell’università nel nostro Paese”.
“Il Partito Democratico – conclude Speranza - dovrà saper fare dell’investimento nelle risorse immateriali il punto centrale della propria identità progressista, nella piena consapevolezza che nella società della conoscenza in cui siamo collocati, la qualità della vita di ogni singolo cittadino dipende dalla capacità di valorizzare talenti, competenze e potenzialità presenti sul proprio territorio”.

Nucleare,quali prospettive?

Gianni Pittella: Pittella (PE): Visita Napolitano per confermare l'impegno a favoredel mezzogiorno e dell'Europa

In una breve nota il Vicepresidente vicario del Parlamento europeo commenta la notizia della prossima visita in Basilicata del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. "Mi unisco alle parole autorevolmente espresse e ai sentimenti di autentica gioia- commenta Pittella- del senatore Emilio Colombo, che hanno manifestato la straodinaria gratitudine della comunita lucana al Presidente Napolitano per la sua prossima visita e per l'azione costante,efficace e profonda che egli svolge per valorizzare il Mezzogiorno, per difendere l'unità del Paese, per rafforzare il legame con l'Europa"

ASSEMBLEA NAZIONALE STUDENTI MEDI GIOVANI DEMOCRATICI


GENOVA, 3-4 settembre 2009

Durante la festa nazionale del PARTITO DEMOCRATICO si terrà l'assemblea nazionale degli studenti medi dei GIOVANI DEMOCRATICI.
E possibilile già da ora prentare i posti in ostello, i viaggi sono rimborsati.
PARTECIPATE NUMEROSI!

N.B. La sera di Giovedi 3 settembre è previsto lo spettacolo di ROBERTO BENIGNI, prenotate già da adesso i biglietti online da questo link:
http://www.greenticket.it/eventi_cerca.html?t=0&c=TUTTO+DANTE&r

giovedì 13 agosto 2009

La sintesi del mio contributo al dibattito "Scuola e Università: quale futuro?" tenutosi a Bernalda durante la Festa della generazione Democratica


“Scuola ed Università : ..quale futuro”

Questo titolo da, a mio avviso, alla discussione due chiavi di lettura.

Ci mette di fronte a due grandi interrogativi..

Quale idea di scuola e quale idea di università abbiamo noi, come partito, quale proposta alternativa forniamo noi ai cittadini, e

Quale futuro avrà la scuola e l’università con questa riforma Gelmini.

Penso che il dibattito debba avere questa impronta, cioè non dobbiamo soffermarci alla mera critica, ma dobbiamo comunque fornire una nostra proposta alternativa ai cittadini che gentilmente ci stanno ascoltando.

Io immagino una scuola e un università fondata sulla meritocrazia, che premi il merito e che tuteli il diritto allo studio,

una scuola vista non come una parentesi di vita dove dei professori giudicano numericamente gli sforzi temporanei di una ragazza o di un ragazzo,

ma un luogo in cui si forma la sia culturalmente che socialmente un ragazzo.

Bisogna far capire a chi amministra l'istituzione scolastica, che i giovani studenti saranno la futura classe dirigente di questo Paese!

Una scuola che si basi sull’art. 34 della nostra Costituzione “ La scuola è aperta a tutti”, dove si insegna ai ragazzi a convivere e a condividere dei momenti di fratellanza ,con ragazzi di diversa religione e diversa cittadinanza,

Scuola e università insomma, come base per il nostro futuro, dove è fondamentale l’apporto pubblico.

Non c’è errore più grande che considerare i “saperi” una mera voce di bilancio, come questo governo ahimè sta facendo.

Badate, il decreto Gelmini, è stato costruito sostanzialmente, non per riformare la scuola, ma per risparmiare denaro Pubblico.

Centomila insegnati in meno, tra quelli di ruolo e supplenti, riduzione del 17% del personale ATA.. manovra che garantirà un risparmio di 4,6 miliardi di euro.

Questo “risparmio” in Basilicata, ad esempio, avrà effetti devastanti, porterà alla scomparsa di numerosi plessi scolastici!

E’ facile da Roma pensare che nei piccoli centri le scuole non servano.

E che bisogna avere una grande scuola per area..

Pensate nella nostra regione l’inverno,

un bambino che deve ogni mattina viaggiare da un piccolo paese di montagna di mille abitanti ad un altro, con tutti i problemi di mobilità che ci sono, dovuti soprattutto ad aspetti climatici..

L’impossibilità di viaggiare ogni giorno porterà all’impossibilità di frequentare i plessi scolastici e questo inevitabilmente porterà ad una disparità didattico-formativa tra un bambino di un piccolo paese lucano e un bambino di Roma.

Non è questo l’impianto didattico a cui noi facciamo riferimento.

Noi siamo quella generazione che pensa: ai “saperi” come la “sicurezza”o la “sanità” non come voci di bilancio, ma come i tre punti cardine per il progresso della nostra società,

su cui non si può risparmiare.


ciccio.

lunedì 10 agosto 2009

Festa Democratica 2009 e Festa della Generazione Democratica di Bernalda!


4 giorni di incontri e dibattii politico- culturali organizzati per discutere sulle tematiche e problematiche del nostro territorio, della nostra sociietà.
Proposte de Pd per lo sviluppo economico-sociale e culturale partendo dal sistema Paese Italia fino a quello cittadino bernaldese.Il tutto con ospiti di grande spessore sociale culturale e politico ed esperti in materia energia , scuola e società...

PROGRAMMA
FESTA DEMOCRATICA 2009 e 1° Festa della GENERAZIONE DEMOCRATICA
11-12-13-14 AGOSTO – BERNLADA, p.zza Plebiscito


11 Agosto: 1° Festa della Generazione Democratica
ore 19.00
APERTURA FESTA DEMOCRATICA 2009 E DELLA GENERAZIONE DEMOCRATICA con FAUSTO RACITI - Segretario Nazionale Giovani Democratici
Luca VITARELLA - Segretario GD Bernalda
Antonella MELILLO - Segretaria PD Bernalda
Felice TAURO - Segretario GD prov. Matera

a seguire: APERITIVO DI FRUTTA

ore 20.30
Dibattito: ENERGIE RINNOVABILI: TRA SVILUPPO E FUTURO

Saluti:
Donato NARDIELLO - Associazione Scanziamo le Scorie

Interverranno:
Donato VIGGIANO - Direttore Centro ENEA Trisaia di Rotondella
Vito DE FILIPPO - Presidente Regione Basilicata
Vincenzo SANTOCHIRICO - vice-presidente giunta Regione Basilicata con delega all'Ambiente
Andrea BARTOLAZZI - ISES Italia
Fausto RACITI - Segretario Nazionale Giovani Democratici
Roberto VIGOTTI - Senior Advisor OME (Osservatorio del Mediterraneo dell'Energia)

Coordina:
Dino PARADISO - Assemblea Nazionale Giovani Democratici

ore 22.30 SPETTACOLO MUSICALE

BRUNORI SAS
Il nuovo Rino Gaetano!!

12 Agosto: 1° Festa della Generazione Democratica

ore 20.30
Dibattito: SCUOLA E UNIVERSITA'...QUALE FUTURO...

Interverranno:
Francesco LATTARULO - Direzione Nazionale GD
Marco DI PIERRO - Rappresentante d'Istituto Liceo Scientifico "M. PARISI"
Giampaolo D'ANDREA - Responsabile Nazionale Pd Dip. EDUCAZIONE
Carmen SALVATORE - Docente precaria
Ottavio ROMANELLI - FUl x il Diritto allo Studio - CGIL Basilicata

Coordina:
Franco ARMENTO - Docente Liceo Scientifico "M. PARISI"

ore 22.30 SPETTACOLO MUSICALE:

CLAUDIO LAY

13 Agosto:

ore 20.30
Dibattito: POLITICHE DEL TERRITORIO. Bernalda tra passato e futuro.

Interverranno:
Erminio RESTAINO – Segretario Pd Basilicata
Francesco RENNA – Dirigente Reg. PD
Leonardo CHIRUZZI – Dirigente Prov. PD Matera

Coordina: Franca DI GIORGIO: Vice Segretario Pd Bernalda

Ore 22.00 – SPETTACOLO DI DANZA CON LA SCUOLA DI BALLO

PARADISE DANCE
dei maestri Bruna MARAGNO e Vito FARINA
ore 20.30
Dibattito: POLITICHE DI GOVERNO PER IL MEZZOGIORNO

Interverranno:
Filippo BUBBICO – Senatore PD
Salvatore MARGIOTTA – Deputato PD
Franco STELLA – Presidente Provincia Matera

Coordina:
Maria GALLITELLI – Componente Segreteria PD Bernalda

ore 22.30 MUSICA LIVE

FLUIDO LIGNEO
gruppo spalla di Edoardo BENNATO

mercoledì 5 agosto 2009

Vincenzo Santochirico: NUCLEARE E PETROLIO, LETTERA AL MINISTRO PRESTIGIACOMO


Oggi ho scritto al ministro dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo, affinché si adoperi per ripristinare il ruolo e le competenze delle Regioni in materia ambientale, soprattutto a seguito dei provvedimenti che riguardano la realizzazione di centrali nucleari e le attività estrattive. Di seguito il testo della lettera.


Gentile Ministro, nei giorni scorsi il Governo ha approvato il cosiddetto “decreto anti-crisi”, che introduce, tra l’altro, norme in materia di interventi urgenti per la realizzazione di centrali di produzione di energia e per le reti di distribuzione. Il provvedimento, come è noto, esautorava, di fatto, il ruolo del Ministero dell’Ambiente, nonché quello delle Regioni e degli Enti locali nel delicato iter autorizzativo.
Lei ha rivendicato, con determinazione e con tenacia, le prerogative del Suo Ministero, ottenendo l’approvazione da parte del Governo di un successivo decreto che ripristina le competenze del Ministero.
Tuttavia, non è la prima volta che provvedimenti legislativi introducono novità tali da sopprimere, di fatto, le prerogative in materia ambientale. E’ accaduto con l’approvazione della legge sullo Sviluppo e internazionalizzazione delle imprese, che, oltre a fissare i criteri per la localizzazione e costruzione di centrali nucleari e di stoccaggio e deposito delle scorie, cambia radicalmente la normativa in materia di estrazione di idrocarburi. Le Regioni vengono esautorate delle loro competenze e vengono meno, altresì, le garanzie per la salvaguardia dell’ambiente e del territorio: adesso i permessi di ricerca e le concessioni per l’estrazione di idrocarburi possono essere
rilasciati senza l’Intesa Stato-Regione, bensì con un procedimento unico in capo all’Amministrazione dello Stato, mentre la Valutazione di impatto ambientale - richiesta soltanto per le attività di perforazione - è ora affidata all’Unmig, ufficio periferico del Ministero dello
Sviluppo economico, non soltanto sottraendo la competenza alle Regioni, ma anche negandola al Suo Ministero.
Queste norme sono, evidentemente, inaccettabili. Occorre, al contrario, prevedere il coinvolgimento pieno e sostanziale delle Regioni, riaffermando il principio di autoderminazione dei territori e delle comunità, per cui le Regioni devono poter esprimere pareri vincolanti sotto il profilo della Valutazione di impatto ambientale.
Ci attendiamo da Lei un gesto di coerenza. Come ha difeso le prerogative in materia ambientale a favore del Suo Dicastero, lo faccia anche a favore e a sostegno di quelle delle Regioni. Solo chi si occupa e preoccupa istituzionalmente di ambiente, a livello statale come a livello regionale, può difenderne e tutelarne le ragioni.
Del pari, riteniamo che in materia di impianti e siti nucleari, le Regioni debbano poter esprimere il loro pare vincolante sia in sede di Via che in sede di Intesa. Lo diciamo per difendere principi costituzionali, perché sul piano politico eravamo e siamo contrari all’opzione nucleare.
La Basilicata si è già espressa, con la massima fermezza, contro la possibilità di ospitare un sito nucleare. E non soltanto per ragioni di carattere generale – tutela della salute, sicurezza, assorbimento di risorse - ma anche perché la nostra regione contribuisce già in maniera determinante al bilancio nazionale, assicurando circa il 90% della produzione di petrolio su terraferma ed oltre il 76% dell’intera produzione italiana.

E’ auspicabile, pertanto, un Suo altrettanto determinato e tenace intervento nei confronti del Governo, affinché siano introdotti correttivi sostanziali alla legge “Sviluppo e internazionalizzazione delle imprese”, che, ripristinino il ruolo e le competenze delle Regioni, consentendo di salvaguardare concretamente l’ambiente, i territori e le comunità.