domenica 31 ottobre 2010

Relazione Congressuale del nuovo Segretario del Pd di Policoro Bice di Brizio.

Prima di tutto, voglio ringraziare Piero Manolio  I° segretario del Circolo cittadino del PD di Policoro. Piero con il suo equilibrio, la sua pacatezza ha avuto l’onore e l’onere di organizzare il Partito Democratico di una città non certo facile come Policoro.                                                                                                                                     E’ stato un lavoro intenso e di grande responsabilità, ha dovuto da subito affrontare ben tre competizioni elettorali, quando il partito era ancora tutto da inventare e da organizzare. Ha saputo superare momenti difficili e ora ci consegna un circolo cittadino che ha una sua precisa connotazione e un gruppo di militanti e simpatizzanti cospicuo.
Dalle consultazioni che ci sono state in questi giorni, è emerso il mio nome come candidato alla segreteria del PD cittadino.
Perché io e perché in questo momento?
Nel PD di Policoro in tanti avrebbero potuto degnamente ricoprire questo ruolo, persone con una esperienza politica certamente superiore alla mia, che in verità è cominciata nel 2007 con la nascita del PD.
Un partito che ha subito attratto la mia attenzione per i valori che esso veicolava e che sono tutt’ora pregnanti   in questo partito. Esso  raccoglie persone che prima militavano in partiti diversi, spesso in competizione fra loro e certamente è stato difficile unirle in un unico partito riformista e democratico, con un unico programma e unite da VALORI condivisi.
Questo  processo di unione è  lungo e non si è ancora completato, anche se siamo a buon punto, presenta insidie continue, però è un obiettivo a cui io intendo collaborare perché possa essere raggiunto pienamente.
Ed ecco la risposta alla domanda iniziale. IO rappresento in questo momento un elemento di unità, non avendo precedentemente militato attivamente in alcun partito prima dell’avvento del PD, anche se provengo da una generazione che ha portato avanti negli anni 70 tante battaglie che hanno cambiato i costumi di una Italia che all’epoca presentava tante ingiustizie sociali e tante discriminazioni  .  
     Poi, l’avvento del terrorismo e delle sue distorsioni, portò molti di noi ad allontanarsi dalla politica che non rappresentava più i nostri ideali di libertà. Dopo anni di speranze e delusioni siamo arrivati all’ottobre 2007 quando nel PD tanti hanno trovato una casa comune, la casa dei progressisti italiani, in cui entrare senza sentirsi ospiti, ma a casa propria. Un partito che non deve vivere più di nostalgie delle vecchie appartenenze, ma che  vuole costruire un futuro comune, che vuole rompere le barriere e le caste di protezione che impediscono ai giovani talenti di emergere, che vuole fare scelte, pensando alle nuove generazioni e non alle prossime elezioni, un partito in cui i suoi esponenti pensano al bene comune e non al proprio esclusivo bene. Questa è una profonda convinzione  che informerà il mio mandato e alla quale sia ben chiaro , non derogherò.
Il PD è un grande partito ed è pertanto impensabile che ci sia un pensiero unico.
 Al suo interno le varie anime convivono, rispettandosi vicendevolmente in un dialogo costruttivo, avendo il collante del comune progetto e di valori consapevolmente condivisi da tutti.
Quindi non dobbiamo stupirci se al suo interno sembrano esserci scontri, incontri e ancora scontri;  è l’effetto del dialogo democratico e del rapporto dialettico tra le parti che è la cifra del nuovo che deve avanzare e che certamente   non esiste nel centro destra  , dove  prevale un solo pensiero e una sola azione, quella del leader unico Berlusconi, nostro Presidente del Consiglio, per cui agli occhi di molti italiani il centro sinistra appare in continuo contrasto interno e litigioso e il centro destra compatto e alieno da ogni tentennamento, almeno fino a qualche mese fa.
Amici, ben venga la nostra litigiosità, se questa è l’esplicitazione e il polso del livello di democrazia !
L’importante  però poi, è  trovare un equilibrio e dare delle certezze.
Di queste certezze tutti dobbiamo esserne a conoscenza e tutti dobbiamo perseguirle fino al raggiungimento degli obiettivi.
I nostri  sono ben diversi da quelli del centro destra.
Sono mesi che ci occupiamo del lodo Alfano , del legittimo impedimento.
Nessun italiano ha bisogno del lodo Alfano o del legittimo impedimento, grazie a Dio i nostri leader non ne avrebbero bisogno.

Poi c’è la guerra alla magistratura, perché di ciò si tratta.
 Noi abbiamo ben chiaro che la democrazia si fonda sulla separazione dei poteri, i giudici devono essere posti nella condizione di esplicare liberamente il loro lavoro.
E ancora la politica economica di Tremonti che tende a penalizzare i ceti medi e i ceti più deboli dei pensionati e dei disoccupati con i tagli orizzontali che hanno prodotto lo sfacelo nelle imprese, nella scuola e nella categoria dei dipendenti pubblici (i fannulloni di Brunetta), con l’aumento esponenziale dei nuovi poveri.
Tremonti non ha toccato minimamente i redditi più alti come quelli dei manager i quali percepiscono stipendi 400/ 500 volte superiori rispetto a quello di un dipendente pubblico. E’ VERGOGNOSO !
Quali sono i nostri obiettivi?
Primo fra tutti è una politica etica del lavoro che dia dignità all’uomo, questo è  un diritto sancito dalla costituzione che a proposito di  lavoro dignitoso all’art. 32 sancisce che esso è un “diritto dell’individuo e della collettività” e ancora nel successivo art.40 recita:  “ l’iniziativa economica privata è libera, non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana”.

Un lavoro che consenta agli uomini e alle donne di mantenere i propri figli, che dia ai giovani fiducia nel futuro.
 Basta con i contratti a termine ! Basta con la precarietà che di fatto non dura 1 o 2 anni, ma che si prolunga per anni e anni fino a che la persona arriva quasi all’età del pensionamento!
I diritti dei lavoratori vanno rispettati, essi sono il risultato di lotte di intere generazioni, non è l’Italia che deve adeguarsi alla Cina o alla Serbia, ma è proprio il contrario. La legge 81/08 (ex 626) sulla Sicurezza e Salute delle Lavoratrici e dei Lavoratori, non è un lusso che non ci possiamo permettere come ha detto Tremonti, ma solo rispetto per la persona umana.
Poi c’è la politica energetica e dell’ambiente. In questo campo è il disastro più assoluto. Un governo che vuole ritornare al nucleare e che non sa neppure dove mettere i rifiuti prodotti in passato, a cui dovrebbero aggiungersi quelli futuri.
Certo è che in Basilicata non metteranno neppure un grammo in più  rispetto a quelli che già dobbiamo sorbirci e che ci stiamo sorbendo da anni  a Policoro.
Poi c’è la politica culturale per la quale la Scuola  è stata vessata da questo governo, e che deve ritrovare la centralità che le spetta per l’importanza che riveste nella formazione delle nuove generazioni. Una Scuola non fondata sul concetto di competizione sfrenata in cui si valorizza solo l’eccellenza ( come da tempo ci viene propinato) , ma in cui ogni ragazzo sia protagonista della sua crescita e che venga apprezzato per quello che sa fare e che sa mettere a disposizione degli altri. Siamo tutti indispensabili in una società solidale: l’anziano, il vecchio con i suoi problemi di salute, i portatori di handicap, ognuno riveste la sua importanza ed ha diritto alle attenzioni di tutti, a maggior ragione se si tratta di persone in difficoltà.
Poi c’è la politica a favore dei giovani.
  Dobbiamo ridare fiducia nel futuro ai nostri giovani. Siamo tutti responsabili della situazione in cui versa oggi l’Italia e certo non ne sono orgogliosa se a causa nostra, della nostra generazione, con le nostre scelte sbagliate e poco lungimiranti, consegniamo ai nostri figli una nazione in ginocchio, devastata dalla crisi economica, da cui non si vedono spiragli di ripresa.
Sono loro che mi preoccupano maggiormente e a cui voglio dare tutto il mio sostegno in qualunque modo possibile.
Orbene, è tenendo conto di questi obiettivi che voglio collaborare al consolidamento e al potenziamento di questo partito.
I nostri militanti, i nostri iscritti, sono una risorsa preziosa, perché è con loro e con tutte le persone di buona volontà anche non iscritte, anche solo simpatizzanti, che voglio interloquire, per far venire fuori idee e consolidare i valori che ci uniscono.
Mi aspetto da tutti voi, che sperate come me in un futuro migliore, un sostegno a questo compito che mi è stato affidato. Io da sola non posso nulla, ma tanti di voi insieme a me, lavorando, sperando, lottando per il bene comune, sono  convinta, potranno fare tanto.
E’ una sfida che raccolgo con entusiasmo, convinta che, se riusciremo nel nostro piccolo a cambiare qualcosa, allora avremo la speranza che si possano attuare anche i grandi cambiamenti.
 Lo dobbiamo a chi ci ha preceduto, lo dobbiamo a noi stessi, lo dobbiamo ai nostri giovani che, nonostante tutto, hanno ancora fiducia in noi.  

mercoledì 13 ottobre 2010

Documento che affronta il tema della collocazione internazionale della organizzazione approvato nell'ultima direzione nazionale


Siamo giovani e democratici. E non vogliamo accontentarci del mondo che abbiamo ereditato dai nostri padri ma abbiamo scelto la strada della politica per cambiarlo. Vogliamo lottare contro la fame e la povertà, per il rispetto sempre e dovunque dei diritti umani, per la pace e la soluzione di ogni conflitto etnico-religioso, per la sicurezza globale contro il terrorismo e per un nuovo sistema di sviluppo realmente sostenibile che ci permetta di contrastare i cambiamenti climatici in atto che rischiano di mettere al repentaglio il futuro di tutti. Qualcosa si sta muovendo nel mondo,  pensiamo ai piccoli ma importanti passi avanti fatti con la conferenza sul cambiamento climatico di Copenhagen e al recente intervento di Sarkozy all'Onu per una tassa sulle transazioni finanziarie a livello globale, per non rendere vano uno sforzo in questo senso in ambito europeo.

In questo contesto di movimento e trasformazione la nostra generazione, in Italia e nel mondo, non può stare a guardare, ha bisogno di strumenti nuovi per agire facendo pressione sui governi nazionali e sulle organizzazioni internazionali, per sensibilizzare le opinioni pubbliche. Il segretario nazionale del Partito Democratico Pierluigi Bersani in tutte le più recenti occasioni di dibattito pubblico, compreso il suo intervento conclusivo alla Festa Nazionale di Torino, ha ribadito con forza la necessità di una azione politica, per esempio nel contrasto alla crisi economica, capace di andare oltre i confini nazionali; per fare tutto ciò l'Europa diviene un attore fondamentale, come sottolineato dal documento approvato all'ultima Assemblea Nazionale del Partito.

Una grande Europa federalista, come immaginata da De Gasperi e Spinelli. Un’Europa dei cittadini e non delle nazioni, il luogo fisico e ideale dove declinare le nostre esistenze. Un Europa capace di sconfiggere le paure dei nostri giorni che sembrano inesorabilmente allontanarci gli uni dagli altri proprio nel momento in cui dovremmo essere più uniti. In Europa vogliamo essere al fianco di tutte quelle forze che si battono per rilanciare il processo di integrazione europea costruendo percorsi e identità basate sui nostri comuni obiettivi e non solo sulle nostre diverse storie.

Oggi una casa accogliente per tutti i democratici e dei riformisti in Europa non esiste. Dobbiamo costruirla. Il Partito Socialista Europeo è inadeguato diviso fra chi come noi sostiene l'Europa federale e forze politiche arretrate di sovranisti nazionalisti, fra statalisti e centrosinistra moderno, capace di rispondere alle necessità dell'economica con un mercato governato e regolato, contro gli eccessi del liberismo; al contempo nel Partito Liberale, i liberaldemocratici sono isolati e prevaricati da una destra come quella dei Die Liberalen tedeschi o da alcuni partiti dell'Est Europeo che arrivano a proporre e implementare la flat tax contro ogni progressività fiscale, e nel Partito Popolare divenuto integralmente la casa del centrodestra.

Molto prima di essere partito democratico in Italia siamo stati democratici in Europa nelle nostre rispettive case, nel PSE e nel PDE, nel gruppo socialista e nel gruppo democratico e liberale. Ora dobbiamo costruire una nuova casa, esportando la nostra unità senza importare le divisioni ideologiche e burocratiche che spesso regolano i partiti europei. Per farlo il PD ha costruito il gruppo parlamentare dell'Alleanza Progressista dei Socialisti e dei Democratici e ha concluso un accordo di partnership con il PSE dopo la Festa Nazionale di Torino e la Festa dell'Europa di Genova, durante le quali il Partito Democratico si è confrontato anche con esponenti di altre famiglie politiche e di partiti "non allineati", fra gli altri John Podesta, capo di gabinetto del Presidente Clinton, Guy Verhofstadt, presidente del gruppo liberale al Parlamento Europeo e Valter Pomar, Vicepresidente del Partito dei Lavoratori di Lula;

La scelta del PD è dunque quella di un rapporto privilegiato con la famiglia socialdemocratica e laburista senza rinunciare a valorizzare la propria differenza, per costruire un ponte con quelle formazioni liberaldemocratiche, cristianodemocratiche e ambientaliste che ritengono come noi superate le vecchie "scatole" e che vogliono lavorare per un nuovo campo democratico in Europa e nel mondo. Il pluralismo del Partito Democratico diventa una ricchezza e anche una ispirazione per tante realtà di centrosinistra in crisi soprattutto nel Vecchio Continente nel momento in cui decide di non isolarsi ma di dare la spinta nella giusta direzione alla famiglia politica socialdemocratica dove stanno i principali partiti del centrosinistra europeo.

Guardiamo con attenzione anche a quanto sta avvenendo a livello giovanile dove le famiglie tradizionali dei progressisti stanno attraversando profondi cambiamenti. Come nell’Ecosy dove i giovani laburisti inglesi, i giovani socialisti spagnoli collaborano al fianco dei i giovani democratici serbi, ma anche i giovani progressisti bielorussi, ancora sotto la dittatura di Lukashenko e alla IUSY,  la rete internazionale che raccoglie più di 150 organizzazioni giovanili politiche di centrosinistra, progressiste, socialiste e democratiche, dai giovani del l'African National Congress di Nelson Mandela e gli studenti Birmani in lotta per Aung San Suu Kyi.

I Giovani Democratici possono svolgere un ruolo decisivo nella definizione di una cultura politica democratica  in quanto liberi dalle vecchie appartenenze. Non possiamo restare soli, dobbiamo trovare amici e compagni con i quali condividere questa avventura. Per noi la collocazione internazionale non è un fine ma un mezzo e per questo riteniamo fondamentale definire una nostra linea strategica che ci consenta di essere protagonisti a livello europeo ed internazionale, per unire a noi quelle forze, in primis i Giovani Democratici Americani, ma anche i giovani del Partito del Congresso Indiano e quelli del Partito dei Lavoratori del Brasile, che non vogliono e non possono più vivere la loro politica di Paesi-continente in maniera isolata e con i quali i Giovani Democratici dovranno strutturare nei prossimi anni rapporti di partnership privilegiata per impegnarsi in campagne comuni nell’ambito di una grande alleanza sovranazionale dei democratici in grado di incidere compiutamente nei processi globali.

Per questo oggi incarichiamo l’Esecutivo Nazionale di nominare una commissione interna che affiancata da un gruppo di esperti sui temi europei e internazionali dell’organizzazione giovanile elabori una piattaforma politica programmatica che consenta finalmente di sciogliere il nodo della collocazione internazionale dei Giovani Democratici in maniera pienamente rispondente agli obiettivi ambiziosi contenuti in questo documento.

Regolamento del tesseramento dei Giovani Democratici


Regolamento del tesseramento dei Giovani Democratici



1. Possono iscriversi ai Giovani Democratici tutti i giovani, di età compresa tra i 14 ed i 29 anni, cittadini e cittadine italiani nonché cittadini e cittadine dell’Unione europea residenti ovvero cittadini e cittadine di altri Paesi in possesso di permesso di soggiorno, che si iscrivono all’organizzazione accettando di essere registrate nell’Anagrafe degli iscritti e delle iscritte e siano disposti all’esercizio dei diritti e dei doveri che l’iscrizione comporta.

1.1          Gli iscritti e le iscritte ai Giovani Democratici hanno il diritto di:
a) partecipare all’elezione diretta dei Segretari e delle Assemblee del loro circolo e, ove richiamati con delega, degli altri livelli territoriali;
b) essere consultati sulla scelta delle candidature dei Giovani Democratici a qualsiasi carica istituzionale elettiva;
c) votare nei referendum riservati agli iscritti;
d) partecipare alla formazione della proposta politica dell’organizzazione e alla sua attuazione;
e) avere sedi permanenti di confronto e di elaborazione politica;
f )essere compiutamente informati ai fini di una partecipazione consapevole alla vita interna dell’ organizzazione ;
g) avanzare la propria candidatura per gli organismi dirigenti ai diversi livelli e sottoscrivere le proposte di candidatura per l’elezione diretta;
h) sottoscrivere le proposte di candidatura a ricoprire incarichi istituzionali.

1.2          Gli iscritti e le iscritte ai Giovani Democratici hanno il dovere di:
a) partecipare attivamente alla vita democratica dell’ organizzazione;
b) contribuire al finanziamento dell’ organizzazione versando con regolarità la quota annuale di iscrizione;
c) favorire l’ampliamento delle adesioni all’ organizzazione e della partecipazione ai momenti aperti
a tutti i ragazzi;
d) rispettare la carta di cittadinanza sottoscritta con il partito


2. L’iscrizione è individuale. Al momento dell’iscrizione si autorizza il trattamento dei dati personali secondo quanto previsto dal Decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196 in materia di protezione dei dati personali.

3. Il costo minimo della tessera è di 5 Euro, di cui 1 Euro destinato all’Organizzazione nazionale dei Giovani Democratici, ed un Euro destinato all’organizzazione Regionale. Eventuali quote aggiuntive decise a livello regionale, non pregiudicano i diritti dell’iscritto.

4. L’ organizzazione promuove ogni anno la campagna di iscrizione assicurando adeguata pubblicità.

5. Ogni persona in possesso dei requisiti di iscrizione normati nell’articolo 1 ha come primo luogo di iscrizione il circolo territoriale di riferimento, a seconda dell’indirizzo di domicilio o residenza.

6. Il primo livello responsabile dell’apertura dei circoli territoriali è il livello federale. Questo norma l’apertura dei circoli, nel rispetto di regolamenti o procedure di livello superiore. Per quanto riguarda i circoli d’ambiente, questi possono essere aperti con la maggioranza semplice dei membri della direzione provinciale.

7. L’iscrizione avviene mediante la sottoscrizione e il ritiro della tessera. Responsabile è il coordinatore del circolo, e l’iscrizione avverrà o nella sede stessa del circolo, o in iniziative di adesione all’organizzazione.

8. Unicamente in caso di comprovata impossibilità nel ritiro della tessera presso il circolo, il ritiro della tessera può avvenire presso il coordinamento provinciale/territoriale, che immediatamente informerà il Circolo dell’avvenuta iscrizione.

9. Ai fini dei calcoli congressuali dei Giovani Democratici, il numero di tessere, per ogni Unione Regionale, è al massimo pari all’1% dei voti al PD (nella regione medesima) alla camera del 2008, l’1,5% nelle regioni con meno di 500.000 elettori.

10. Il Segretario di ogni coordinamento provinciale/territoriale è il responsabile dell’ anagrafe degli iscritti. Le commissioni di garanzia provinciali/territoriali acquisiscono mensilmente l’elenco aggiornato degli iscritti di ogni circolo e, al termine di ogni anno, lo trasmettono al livello regionale, che a sua volta farà lo stesso verso il livello Nazionale. In caso di convocazione del congresso nazionale, regionale o di altro livello, redige l’elenco degli iscritti aventi diritto al voto secondo le norme dei regolamenti per la celebrazione dei congressi suddetti.

11. Il Segretario Nazionale è il responsabile dell’anagrafe degli iscritti. Per la formazione di questa, la Commissione di Garanzia Nazionale dei Giovani Democratici procede alla verifica delle anagrafi regionali. Ai fini del calcolo della platea congressuale nazionale faranno parte soltanto gli iscritti che nell’anagrafe sono stati inseriti con i seguenti minimi requisiti: Nome, Cognome, data e luogo di nascita, indirizzo di domicilio o residenza, numero di telefono, mail. La consegna delle anagrafi regionali deve avvenire contestualmente al versamento delle quote regionali destinate all’organizzazione nazionale previste nell’articolo 3.

12 . In caso di accertati elementi di irregolarità, incompletezza o anomalie dell’anagrafe, la commissione di garanzia disporrà una verifica, e, laddove lo si riterrà necessario, segnalerà il problema all’ Organizzazione di competenza dei Giovani Democratici.

13. Non è consentito il rilascio della tessera a persone che siano iscritte ad altri partiti politici o aderiscano a gruppi di altre formazioni politiche all’interno di organi istituzionali elettivi.

14. L’iscrizione ai GD implica la contestuale adesione al PD, salvo esplicita volontà contraria dell’iscritto. L’iscrizione al Partito, come riportato al comma 2, articolo 2 dello Statuto nazionale del PD, si sostanzia mediante sottoscrizione del Manifesto dei Valori, dello Statuto e del Codice etico.

15. I rapporti con il PD sono disciplinati dalla carta di cittadinanza e dallo Statuto del PD.

16. Il presente regolamento riconosce ad integrazione i regolamenti per il tesseramento già in uso nelle regioni, purchè non in conflitto con il presente regolamento, e conformi alla regolare vita democratica interna.

17. Le federazioni provinciali sono tenute a dotarsi di Commissioni Provinciali di Garanzia nel rispetto delle norme democratiche del pluralismo politico. La commissione nazionale di garanzia è disciplinata secondo le norme vigenti dello statuto nazionale dei Giovani Democratici.

18. Le commissioni di garanzia garantiscono l’applicazione del presente regolamento.

Verbale Sintetico Direzione Nazionale 28 ottobre 2010 – Roma



Si riunisce,alle ore 12.30  sotto la presidenza di Filippo Silvestri la direzione nazionale dei Giovani Democratici.
Verificate le presenze degli aventi diritto viene affidata  la funzione di segretario di presidenza ad Antonino Castorina.
Apre i lavori il segretario nazionale dell’organizzazione Fausto Raciti.
Lo stesso si sofferma sulla situazione politica nazionale e sulle sfide che attendono tutta l’ organizzazione.
Viene altresì esaminato l’importante dato elettorale ottenuto dai Giovani Democratici alle ultime elezioni per il rinnovo del Cnsu e l’importante ruolo che i Giovani Democratici devono svolgere sul campo della Università e della scuola anche alla luce del percorso intrapreso da Torre del Lago con la costituzione della Run inteso come soggetto aperto e da definire e che possa aprire una grande stagione di confronto.
Si passa successivamente a tracciare la linea politica rispetto alle iniziative da mettere in campo,anche in supporto al Partito Democratico per rivolgersi alle nuove generazioni.
Su questo pertanto si ragiona l’elaborazione di proposte di legge di iniziativa popolare come quella sull’art 49 della costituzione (di cui già si è intrapreso un percorso nell’appuntamento nazionale a Torre del Lago),sull’accesso alle professioni,sulla remunerazione degli stage,sulla casa con mutui agevolati per i giovani e le giovani coppie ,sulla Università e sul diritto di accesso al sapere (anche attraverso l’importante apporto della Run)
Si ragiona una ripresa del rapporto con L’Arci per lanciare delle campagne congiunte sul tema della legalità e un dibattito sul tema del lavoro.
Viene altresì annunciata un importante iniziativa da fare a Roma organizzata con l’Ecosy nel mese di ottobre.

Il segretario nel ricordare l’importante risultato ottenuto dall’organizzazione con l’approvazione della carta di cittadinanza comunica alla direzione nazionale l’importante confronto di collaborazione con l’Unità e allo stesso tempo un piano di lavoro con Youdem come strada per veicolare all’esterno l’importante lavoro messo in piedi dai Giovani Democratici.

Si porteranno a votazione altresì due documenti di regolamentazione e per il tesseramento dei Giovani Democratici e per la regolamentazione della vita democratica della Direzione Nazionale, una mozione sui tempi di nomina della commissione di garanzia, ed un documento elaborato da una commissione interna alla  segreteria nazionale sulla collocazione europea della organizzazione. I presenti documenti sono assunti dalla presidenza.
Il presidente Filippo Silvestri mette a disposizione dei componenti della direzione nazionale i documenti di cui in allegato – che saranno oggetto della  votazione e apre il dibattito.
Prende la parola Fabio Astrobello ,seguono Ferenc Macrì,Romina Zago,Andrea Baldini,Mario Castagna e Brando Benifei che spiega l’iniziativa in programma per metà ottobre da svolgere a Roma con l’Ecosy.
Tutti esprimono soddisfazione e condivisione per la relazione del segretario nazionale e sulle iniziative da mettere in rete.

Vengono discussi i seguenti temi :

Collocazione Internazionale Gd
Alleanze Politiche
Investimento sul tema di Economia e Lavoro
Contenuti sviluppati  iniziativa a Torre del Lago
Importanza ruolo della Run e Fds
Dialogo con il Partito Democratico

Interviene successivamente Salvatore Bruno che manifesta perplessità rispetto al percorso della Run e rispetto alle comunicazioni dei Gd verso l’esterno  e propone terreni di confronto tra Gd e Acli e Azione Cattolica.

Segue l’ intervento di Khalid Chouchi che annuncia iniziativa da mettere in campo sul tema della legalità a Rosarno di concerto con il responsabile Legalità dei Gd e l’Unione regionale Gd Calabria,
 Intervengono successivamente  Antonino Castorina  , Marco Rapino,Silvia Gadda,Michele Grimaldi che rimarca l’importante risultato ottenuto con la costituzione della Run ricordando l’iniziativa che si svolgerà nel giorno successivo alla Sapienza.
Seguono gli interventi di  Andrea Casu,Salvo Nicosia, Francesco Lattarulo, Francesco Parisi,Pier Paolo Treglia,Salvatore Di Pietro,Sara Battisti.

Filippo Silvestri chiude il dibattito e si procede alle operazioni di voto.

Viene messo ai voti il documento che affronta il tema della collocazione internazionale della organizzazione
Relaziona Brando Benifei
Il documento prodotto dalla commissione interna alla segreteria nazionale (commissione composta da Andrea Casu,Federica Mariotti,Filippo Silvestri e Brando Benifei) viene approvato all’unanimità.

Si procede alla votazione del regolamento che disciplina la vita democratica della direzione nazionale
Relaziona Filippo Silvestri
Il regolamento viene approvato all’Unanimità.

Si procede alla votazione rispetto a due emendamenti  sul regolamento del tesseramento.
Relaziona Andrea Baldini –
Viene proposta l’abrogazione dell’articolo 7.
Si procede al voto – l’emendamento viene approvato all’unanimità

Viene altresì proposta la modifica dell’art 18 del presente regolamento.
Si propone pertanto la seguente riscrittura :
“Le federazioni provinciali sono tenute a dotarsi di Commissioni Provinciali di Garanzia nel rispetto delle norme democratiche del pluralismo politico.
La commissione nazionale di garanzia è disciplinata secondo le norme vigenti dello statuto nazionale dei Giovani Democratici”
Si procede al voto  - l’emendamento viene approvato all’unanimità

La presidenza dell’Assemblea recepiti i risultati dei voti ai documenti presentati chiude la seduta alle ore 17.30.





Fausto Raciti
Segretario Nazionale Gd
Filippo Silvestri
Presidente Direzione Nazionale
Antonino Castorina
Esecutivo Nazionale – Segretario di Presidenza


                           

lunedì 11 ottobre 2010

Giornata mobilitazione Giovani Democratici contro Ddl Gelmini

Ore 9.00 - Piazza MOntecitorio - Roma


Dopo la giornata di mobilitazione studentesca dell’8 ottobre a Roma, il nostro prossimo appuntamento sarà per Giovedì 14 Ottobre alle ore 9.00 in Piazza Montecitorio: quello sarà il giorno in cui il DDL 1905 approderà alla Camera. E’ in programma per quel giorno una manifestazione nazionale sotto la Camera dei Deputati, per ribadire il nostro dissenso alla “riforma” Gelmini e per fare pressione sui nostri parlamentari affinchè facciano un serio ostruzionismo, portando in aula le istanze e le proposte degli studenti.

Appuntamento, quindi, per giovedì 14 ottobre alle ore 9.00 sotto la Camera dei Deputati.

Portate con voi bandiere, striscioni e quando possa servire per far sentire la nostra voce.

RIMEMBRI ANCOR...

...il Ddl Gelmini? Giovedì 14 Ottobre approderà alla Camera dei Deputati per essere approvato, segnando definitivamente lo smantellamento dell’istruzione pubblica e coronando così un preciso piano d’attacco portato avanti dal Governo Berlusconi nei confronti della cultura e del sapere. Per questo saremo sotto Montecitorio: per gridare il nostro assoluto dissenso a questa non-riforma, per chiederne la cancellazione, ma anche per farci promotori di una riforma alternativa e condivisa che risolva i veri problemi dell’Università italiana.

...Elisa? E’ viva e lotta insieme a noi! Eletta alle elezioni del Consiglio Nazionale degli Studenti di Maggio scorso con la lista Udu- liste di sinistra-liste democratiche, non è ancora stata convocata. Il Ministro Gelmini infatti, dopo 5 mesi, non ha ancora permesso al Cnsu di insediarsi, escludendo di fatto tale organo studentesco dalla discussione della riforma universitaria. Dopo insistenti richieste e interrogazioni parlamentari siamo riusciti ad ottenere la data di tale convocazione, che avrà luogo il 26 Ottobre. Esattamente 12 giorni dopo la discussione parlamentare. Anche per questo ci saremo il 14: a farci prendere in giro da una paladina della sottocultura non ci stiamo!!!

...l’opposizione Parlamentare? Il 14 Ottobre saremo in piazza per esprimere il nostro dissenso nei confronti di questa “riforma”, ma anche per pressare e sostenere i parlamentari dell’opposizione, affinché facciano un serio ostruzionismo, affinchè si rendano ambasciatori di una popolazione studentesca che da troppo tempo ormai porta avanti le sue battaglie in solitudine

sabato 9 ottobre 2010

Latronico: "Manifestare è stato motivo di riscatto generazionale"

COMUNICATO STAMPA STUDENTI PROGRESSISTI – CLUB DELLO SPERMA FORTUNATO 10/10/2010

ANCHE IO LOTTO L’8! Questo è stato il leitmotiv che ha accompagnato gli studenti medi scesi in piazza a Policoro l’ 8 Ottobre contro la riforma Gelmini, per una manifestazione di caratura provinciale.

Grande sensibilità su temi che spesso vengono sottovalutati dalle giovani generazioni.

Partecipazione inaspettata con più di 600 persone che hanno preso parte al corteo conclusosi con un sit-in tenuto dai membri dal movimento studentesco “Studenti Progressisti nel C.S.F.”.
Studenti medi provenienti da scuole di tutta la provincia, docenti e studenti universitari.

“Siamo davvero soddisfatti di come si è sviluppata la manifestazione a Policoro, è stato importante aderire a questa grande protesta del movimento studentesco nazionale, contro la riforma Gelmini.
Manifestare in una realtà provinciale è sintomatico di un malcontento generale, è stato importante, un motivo di riscatto della nostra generazione, che in tanti casi è stata definita e giudicata con troppa superficialità, noi ci siamo e ci saremo, abbiamo il diritto di difendere il nostro futuro.”
 

Lorena Latronico

Responsabile Policoro
Studenti progressisti nel C.S.F

Gd Policoro: "Forum Comunale come risposta alle esigenze di una generazione sempre più abbandonata al proprio destino"


-          COMUNICATO STAMPA GIOVANI DEMOCRATICI POLICORO   - 09/10/2010

Giovanni D'alessandro (foto)
La grande distanza che esiste tra i cittadini e la rappresentanza istituzionale è cosa risaputa nel nostro Paese, e questa  è  più sostanziale se si parla di nuove generazioni.
Noi Giovani Democratici di Policoro pensiamo che questo divario si possa accorciare istituendo il Forum Comunale per le Politiche Giovanili,  strumento d'ausilio per molte amministrazioni comunali.
Pensiamo che  attraverso di esso si possa riuscire ad interpretare al meglio le ansie e le esigenze di una generazione sempre più abbandonata al proprio destino.

“Da più tre mesi stiamo lavorando, in associazione con il forum regionale, e al Capogruppo Marrese, alla stesura ed ad una proposta in consiglio comunale.
L’importanza del Forum comunale dei Giovani è intrinseca in quanto sarà garantita la rappresentanza di tutti i ragazzi policoresi attraverso l’adesione di tutte le associazioni e le rappresentanze studentesche del territorio.
Questo rappresenterebbe per noi, uno strumento di partecipazione alla vita amministrativa, un momento di formazione politica, culturale ed associativa,  e  quindi di crescita per il nostro Paese”.

Giovanni D’Alessandro
 Resp. Organizzazione Gd Policoro

“Il Forum  comunale dei Giovani sarebbe una risposta efficiente a quelli che sono i bisogni reali dei nostri giovani, è intento mio e del gruppo consiliare del Pd, cercare su questa proposta, prima nella conferenza dei capigruppo e poi in consiglio comunale, una grande condivisione affinché questo progetto si realizzi.”

Gianluca Marrese
 Capogruppo Pd nel consiglio comunale di Policoro


Ufficio Stampa
Giovani Democratici Policoro

mercoledì 6 ottobre 2010

8 ottobre a Policoro Manifestazione contro la riforma Gelmini, aderiamo alla Manifestazione nazionale Studentesca!


 COMUNICATO STAMPA STUDENTI PROGRESSISTI – CLUB DELLO SPERMA FORTUNATO


La gestione aziendale dei saperi, ha provocato nel sistema didattico nazionale un clima di totale insicurezza.
La visione miope, di un governo sempre più indaffarato a risolvere i problemi legali del premier e le faccende interne alla maggioranza, sta rovinando l’apparato didattico formativo del nostro Paese.
In piena crisi il governo, invece di investire nei saperi e nella ricerca, taglia i fondi ad essi destinati, disinteressandosi dell’opinione pubblica e delle critiche trasversali che arrivano a questa riforma.
Protestare in ogni piazza d’Italia è l’unica cosa che possiamo fare, una grande mobilitazione nazionale contro questa riforma vergognosa.

“Il nostro movimento studentesco “Studenti progressisti – Club dello sperma fortunato” scenderà nelle maggiori piazze della Basilicata, domani 8 ottobre ’10 per questa grande giornata di mobilitazione studentesca per riaffermare la centralità della scuola e dell'istruzione, per rimarcare l’importanza dell’investimento nella scuola pubblica, per parlare dell’Italia del Futuro.

A Policoro abbiamo organizzato una manifestazione di carattere provinciale, il corteo avrà inizio alle ore 9.30 dall’ingresso di viale Salerno del liceo scientifico E. Fermi, proseguirà in via Puglia, via Kennedy, via G. Fortunato, via Mazzini e terminerà in piazza Eraclea dove terremo un sit – in con dibattito.”

Lorena Latronico
 
Responsabile  “ S.P.- Csf ”
Policoro






sabato 2 ottobre 2010

Comunicato provinciale sulla scuola

“La scuola pubblica rappresenta l’ultimo presidio di civiltà e democrazia ma il Ministro Gelmini ed il Governo Berlusconi la stanno uccidendo a cannonate”. E’ quanto si legge in un comunicato stampa diffuso dai Giovani Democratici della provincia di Matera.
“Tanti sarebbero gli spunti di una protesta che ha come scopo la difesa estrema del nostro sistema di istruzione nazionale, dai tagli che colpiscono la qualità dell’insegnamento e delle ore di laboratorio alla superficialità con cui si affronta la questione dei precari, al disordine che si crea nella scuola primaria, al dimensionamento scolastico attuato con un fare ragionieristico che conferma come questa serie di misure, che non hanno nulla di simile ad una riforma, siano dettate dalle disponibilità di cassa del Ministro Tremonti piuttosto che da una idea organica.
Infine sono tanti i disagi che anche nella nostra regione si stanno verificando nei trasporti per via del ripristino dell’orario a 60 minuti.
Per queste ragioni a partire da stasera a Matera in largo Passarelli e domani 3 ottobre in tutti i circoli della provincia di Matera i Giovani Democratici, guidati da Felice Tauro, insieme all’associazione studentesca “club dello sperma fortunato” rappresentata da Michele Masulli, promuoveranno una serie di iniziative pubbliche con gazebo, stands e volantinaggi per testimoniare il forte attaccamento ad una scuola pubblica di qualità e ad un sistema nazionale dell’istruzione che sia opportunità di progresso e civiltà e luogo in cui le differenze di provenienza vengono eliminate.
Questa giornata di mobilitazione è la prima di una lunga serie di iniziative che si terranno nelle scuole e nei comuni della provincia nel prossimo autunno”.