venerdì 24 ottobre 2008

Gd Policoro ora è un gruppo Facebook!!

Grazie ad una brillante idea di Vittoria Purtusiello Il gruppo dei giovani democratici di Policoro ora è presente anke sulla piattaforma community di facebook.
Isccriviti al Gruppo!!! (www.facebook.com)


mercoledì 22 ottobre 2008

Saperi e retoriche!!

Si sono finalmente riaccesi i riflettori su scuola e università. Lo ha fatto, del tutto involontariamente, il Ministro Gelmini. Da anni politici, intellettuali, giornalisti, sprecano fiumi d’inchiostro per predicare la centralità del sapere per lo sviluppo del Paese, per la crescita sociale e civile dell’Italia. Fin’ora è stata solo la retorica di una politica senza capacità di riforma e di visione.

Se volete, il problema è semplicissimo: ciascuno schieramento politico, in un Paese in emergenza permanente, è spinto a badare alle contingenze elettorali: è disponibile a spendere risorse economiche e credibilità alla sola condizione di un immediato ritorno elettorale. Ragione per cui è meglio, quando si può, mettere una mancia di qualche euro in tasca subito agli italiani che non progettare investimenti a lungo termine. Il sapere, per inciso, è esattamente quello che si definisce un investimento a lungo termine. Innalzare l’obbligo scolastico, finanziare l’autonomia degli istituti e delle università, investire sulla ricerca, non ha un immediato ritorno elettorale; vedere i risultati di queste scelte significa aspettare anni. Ma significa anche cambiare il volto di un paese, riaffermare un’idea di futuro, consegnare a chi verrà dopo una società più giusta. Tutto quello che in Italia la politica non sa e non vuole fare, tutto quello che la sinistra dovrebbe fare.

Il Ministro Gelmini ha deciso di trattare il sapere come un arido capitolo di bilancio sul quale risparmiare risorse. Ha in testa un modello educativo costruito sulla centralità del risparmio. Tornare al maestro unico significa risparmiare affermando un modello di scuola antiquato, dove un maestro corrisponde ad una sola verità, e dove il tempo pieno rischia di non esserci più. Separare gli studenti italiani dagli extracomunitari è una stupidaggine che puzza di razzismo e che uccide la scuola dell’integrazione e le esperienze importanti cresciute nell’ombra, ma che consentirebbero a questo Paese di evitare il dramma delle banlieues francesi. Trasformare le università italiane in fondazioni di diritto privato significa non solo voler tagliare la spesa, significa non aver capito che l’autonomia egli atenei italiani funziona se gli organi di governo sono democratici, cosa che un ente privato non garantisce. Per non parlare del diritto allo studio che non c’è, dei tagli al Fondo di Finanziamento Ordinario, delle tasse universitarie che, con le fondazioni, sarebbero fuori controllo.
Mi spaventerei se tacessimo, se lasciassimo al solo sindacato i compito di fare muro, se accettassimo l’idea che, essendo un problema di risorse, riguarderebbe solo i docenti e la loro controparte al governo. Siamo di fronte invece ad una questione cruciale per l’Italia, dove scuola e università riproducono esattamente le condizioni sociali delle famiglie di provenienza degli studenti, senza modificarle minimamente. Dove la crescita economica o non è sviluppo o non c’è, dove il lavoro che esprime valore aggiunto e qualità è un privilegio per pochi fortunati.

l 25 ottobre il sapere dovrà stare in cima all’agenda del Partito democratico che va in piazza per parlare all’Italia, magari anche a quelle migliaia di studenti che in questi giorni stanno facendo assemblee nelle loro scuole e nelle loro università, che le stanno autogestendo o occupando. Tanti di loro sono o saranno Giovani democratici, pur non avendo tessera, se riusciremo insieme ad offrire un’idea alternativa di Paese, partendo dal diritto al sapere, dalla riforma della didattica, dal rafforzamento della loro presenza nei luoghi in cui si decide nelle scuole e nelle università. Da qui si deve partire per costruire l’Italia dei meriti e dei talenti di cui abbiamo parlato in campagna elettorale.

Forse così un giorno non sarà più retorica.

Fausto Raciti
Candidato segretario dei Giovani Democratici

lunedì 20 ottobre 2008

PD: Orlando, "Il 21 Novembre le Primarie dei giovani"

“Io e Dario Franceschini abbiamo incontrato i candidati alla carica di segretario dei giovani democratici. Con loro si è concordato che le elezioni per la scelta degli organismi e, appunto, per il segretario si terranno venerdì 21 novembre; i seggi saranno aperti alle ore 8.00 e chiuderanno alle 23.00”.E’ quanto dichiara Andrea Orlando, responsabile Organizzazione del Pd e incaricato dal coordinamento nazionale di seguire il processo costitutivo dell’organizzazione giovanile del Partito democratico.“Ogni giovane tra i 14 e i 29 anni – prosegue l’esponente democratico – potrà partecipare alla costituzione dell’organizzazione giovanile del PD, votando presso il seggio più vicino alla propria residenza sul territorio o presso il luogo di studio là dove sia stato istituito un apposito seggio”.“Tutti i candidati – conclude Orlando – hanno condiviso questo percorso e le modalità operative che saranno diffuse con una apposita nota a tutte le nostre strutture territoriali”.

Firmiamo per Saviano..

I Nobel si mobilitano per Roberto Saviano. Lanciano un appello per chiedere allo Stato di intervenire, di proteggerlo dalle minacce di morte dei Casalesi e sconfiggere la camorra. Chiedono di garantire "la libertà nella sicurezza" all'autore del bestseller "Gomorra", che vive da clandestino, sotto scorta. Il caso Saviano è "un problema di democrazia", scrivono. Ma è, anche, "un problema di tutti noi". Per questo motivo sono già sei i primi nomi autorevoli - Dario Fo, lo scrittore tedesco Günter Grass e il turco Orhan Pamuk, Nobel per la letteratura; Mikhail Gorbaciov e l'arcivescovo sudafricano Desmond Tutu, Nobel per la pace; Rita Levi Montalcini, Nobel per la medicina - che sono intervenuti in difesa dello scrittore con un testo che sta già avendo altre adesioni e che, a partire da oggi, è possibile firmare sul sito di Repubblica, che darà voce alla mobilitazione in favore dello scrittore. Dopo la pubblicazione di "Gomorra", Saviano è nel mirino della camorra. Ha subito pesanti minacce, le ultime pochi giorni fa, quando informative e dichiarazioni di collaboratori di giustizia hanno rivelato l'esistenza di un piano per ucciderlo da parte del clan dei Casalesi. Dal 13 ottobre del 2006 vive sotto scorta. Sempre a Repubblica alcuni giorni fa lo scrittore ha confessato il desiderio di poter tornare a una vita normale. "Andrò via dall'Italia, almeno per un periodo e poi si vedrà" ha confessato. "Voglio avere intorno i miei amici e poter ridere e non dover parlare di me, sempre di me come se fossi un malato terminale". L'intervista ha suscitato numerose prese di posizione, il presidente della Repubblica Napolitano e il premier Berlusconi hanno scritto a Repubblica per sostenere lo scrittore e assicurare il sostegno dello Stato, in tutta Italia sono scattate manifestazioni di solidarietà.
Saviano sta scontando il successo del suo bestseller che, a gennaio 2008, aveva venduto solo in Italia più di un milione e 200mila copie, è stato tradotto in 43 paesi, ha ottenuto diversi riconoscimenti e ispirato l'omonimo film del regista Matteo Garrone, candidato all'Oscar. Nell'appello dei Nobel si legge: "È minacciata la sua libertà, la sua autonomia di scrittore, la possibilità di incontrare la sua famiglia, di avere una vita sociale, di prendere parte alla vita pubblica, di muoversi nel suo paese". Saviano, dunque, è "un giovane scrittore, colpevole di avere indagato il crimine organizzato svelando le sue tecniche e la sua struttura, è costretto a una vita clandestina, nascosta, mentre i capi della camorra dal carcere continuano a inviare messaggi di morte, intimandogli di non scrivere sul suo giornale, Repubblica, e di tacere", continua il testo. Così i Nobel spendono la loro autorevolezza per chiedere allo Stato "di fare ogni sforzo per proteggerlo e sconfiggere la camorra". Ricordano che non si può liquidare il "caso Saviano" solamente come un problema di polizia, perché "è un problema di democrazia. La libertà nella sicurezza di Saviano riguarda noi tutti, come cittadini", scrivono. "Con questa firma vogliamo farcene carico, impegnando noi stessi mentre chiamiamo lo Stato alla sua responsabilità, perché è intollerabile che tutto questo possa accadere in Europa e nel 2008".



mercoledì 8 ottobre 2008

La nostra carta d'identità...

Ecco ci siamo..
Stiamo per prendere ufficialmente forma...

Il 17 e il 18 Ottobre si voterà per le primarie dei Giovani Democratici!!

Eleggeremo il nostro segretario nazionale, l'assemblea costituente nazionale, il nostro segretario regionale, e l'assemblea costituente regionale.

Sono lieto di annunciarvi che per entrambi le assemblee, la nazionale e la regionale si candideranno 4 ragazzi e ragazze di Policoro.

Che dirvi..
Avremo finalmente una carta d'identità che caratterizzerà il nostro futuro!!

Adesso l'impegno è quello di far votare più ragazzi possibili alle primarie, allestiremo un seggio nella nostra città, quindi inviatiamo tutti i ragazzi dai 14 ai 29 anni interessati a votare!!

P.s. Vi informiamo che Giovanni D'alessandro è entrato a far parte del Comitato Promotore Provinciale per le primarie, a cui va il nostro caloroso in bocca al lupo.

venerdì 3 ottobre 2008

Giovani democratici in riunione!!

Oggi 3 Ottobre 2008 si terrà una riunione organizzativa dei Giovani Democratici di Policoro, presso la sezione centrale del PD, alle ore 20.00!

Punti all' o.d.g. :

- organizzazione primarie GD, previste per il 17 e 18 Ottobre;

- definizione apparato dirigenziale Gd Policoro;

- candidatura coppia di Policoro alla costituente regionale;

- vari ed eventuali.
Vi aspettiamo numerosi!

mercoledì 1 ottobre 2008

Convegno a Policoro: Salva la scuola!!!

Sabato 4 ore 18.30 padre minozzi convegno PD sulla riforma della scuola.
Vi aspettiamo numerosi.

Parlano i candidati alla segreteria Nazionale! Young dem..

Salve lettori,
Qui vi riporto l'articolo uscito sull'unità, sulle primarie dei giovani democratici che si terrenno il 17 e il 18 Ottobre per eleggere le costituenti regionali e nazionali GD e il Segretario Nazionale Giovani Democratici "Young dem"!

Una bella paronaminca sulla situazione generale,sulle campagna dei candidati, un pò lunghetta ma interessantissima, vale la pena leggerla.


..."Candidati di D'Alema, di Rutelli o di Fassino? Balle, loro non si stanno occupando di queste primarie e noi non li cerchiamo. Come non cerchiamo Veltroni…". Fausto Raciti, 24 anni, ultimo leader della disciolta Sinistra giovanile, corre per diventare il primo segretario dei giovani democratici. Tra il 17 e il 18 ottobre decine di migliaia di ragazzi tra i 14 e i 29 anni sfileranno davanti ai gazebo per scegliere i delegati regionali e nazionali. E per decidere chi - tra il siciliano Raciti, la riminese Giulia Innocenzi e il bresciano Dario Marini – dovrà guidare gli "young dem" nazionali al loro esordio nella storia. I candidati alla leadership al momento sono tre, ma potrebbero aumentare di numero di qui al 3 ottobre, data ultima per raccogliere 600 firme e sottoscrivere il manifesto fondativo dell'organizzazione. "Peggio dei grandi", a leggere i quotidiani che dipingono a tinte fosche l'esordio sulla scena dei "nipotini" di Walter, Massimo, Francesco, Piero, Dario, Beppe o degli altri nonni e zii che si incontrano o si scontrano nel partito "adulto". La realtà, naturalmente, è piu' complessa di quella filtrata dai cliché. Proviamo a capirne di piu' partendo da molti mesi fa,..."