mercoledì 29 settembre 2010
Governo: Giovani Democratici, “Berlusconi parla di un paese che non c’e’”
L’Italia che conosciamo è diversa da quella che ci racconta. E’ fatta di milioni di persone che non arrivano a fine mese, di ragazze e ragazzi che non trovano lavoro, di scuole e università che hanno sempre meno risorse per costruire il futuro del Paese. Con questo discorso, che non ha toccato neanche per sbaglio i problemi delle giovani generazioni, Berlusconi ha dimostrato di non preoccuparsi del futuro del Paese” “Oggi – concludono Montibello e Pacella – stiamo tenendo una grande assemblea degli universitari (Run – Rete universitaria nazionale) alla Sapienza di Roma.
Forse, per conoscere il paese reale, Berlusconi farebbe bene a farsi un giro lì”.
lunedì 27 settembre 2010
Scuola centrale per sviluppo nostre comunità
Scuola centrale per sviluppo nostre comunità
In queste ultime settimane la scuola è sotto assedio dalle misure di un Governo nazionale che adotta principi ragionieristici a ciò che non può essere visto come un servizio pubblico.
La scuola italiana non è un servizio pubblico ma una istituzione civile, culturale e morale che fa parte della nostra storia nazionale repubblicana.
Da tempo assistiamo ad una logica del fare cassa dettata dalle esigenze del Ministro Tremonti e non c’è la benché minima consistenza di riforme a tagli ed annunci. Il grembiule, il maestro prevalente, la scure di 8 mld/eu in tre anni sono alcuni degli aspetti che rendono inquietante l’atteggiamento del Governo Berlusconi e che lasciano poco spazio al futuro della scuola pubblica.
La stessa gestione dell’emergenza precari mostra un fare approssimativo ed insensibile sia dal punto di vista sociale che per quanto concerne l’analisi puntuale di bisogni ed investimenti per il sistema di istruzione.
Per queste ragioni, e con il tratto responsabile di chi non vuol ridurre la scuola a mero terreno di scontro politico, i GD continueranno a tenere alto il livello di attenzione, con iniziative e proposte, su uno dei punti cardine della nostra democrazia.
lunedì 20 settembre 2010
- Comunicato Stampa Giovani Democratici Policoro - 20/09/2010
La segreteria a disposizione del Segretario Cittadino Roberto De Giorgio risulta essere composta da: Giovanni D'alessandro (Responsabile Organizzazione), Roberto Mele, (Tesseramento) , Lorena Latronico (Scuola), Domenico Cordasco (Radio Aut Policoro) e Francesco Lattarulo in qualità di Dirigente Nazionale dell'organizzazione.
"I Giovani Democratici sono sempre più una grande realtà nella comunità policorese, quindi abbiamo ritenuto opportuno adeguare la struttura dirigente di questo gruppo che conta più di 50 tesserati per organizzare al meglio la nostra futura azione politica."
Roberto De Giorgio
Segretario Gd Policoro
Giovani Democratici Policoro
venerdì 17 settembre 2010
I Gd sull'omofobia
I Giovani Democratici condividono la necessità di estendere la Legge Mancino anche ai crimini contro le persone omosessuali e trans, ma crediamo che le condizioni politiche attuali non permettano questo tipo di percorso. Va quindi sostenuto con forza il lavoro dell’Onorevole Concia e di tutto il gruppo Pd in Commissione giustizia della Camera, che stanno lavorando per portare in Aula quanto prima un testo per rispondere all’urgenza di una legge contro l’omofobia e la transfobia.
I Giovani del Pd saranno vigili e costruiranno momenti di mobilitazione perché il Parlamento approvi quanto prima questa legge.
Fabio Astrobello
Responsabile Diritti civili GD
lunedì 13 settembre 2010
13/ 09 /2010 - Cumunicato stampa Gd Policoro: New Euro Generation '10
“ A conclusione della grande scuola di formazione politica dei Giovani Democratici di Basilicata, New Euro Generation ’10, tenutasi dal 10 al 12 Settembre , noi Giovani Democratici di Policoro desideriamo esprimere il nostro ringraziamento all’ organizzazione giovanile regionale e al partito democratico per aver scelto la nostra città quale sede per un tale e importante evento.
I vari dibattiti che sono stati animati da eminenti personalità del mondo politico, sindacale, dell’associazionismo e delle istituzioni hanno offerto un’ opportunità di riflessione su svariati temi di attualità: dai problemi del mezzogiorno al federalismo, dalla questioni del lavoro e della precarietà ai problemi energetici.
Riteniamo sia stata una grande occasione di confronto e di crescita politica per tutti i ragazzi che vi hanno partecipato.
Pensiamo che la formazione politica sia la priorità assoluta per la crescita di una nuova classe dirigente seria e capace, fondamentale per il progresso della nostra società”
Ufficio stampa
Giovani Democratici Policoro
sabato 11 settembre 2010
GD Basilicata: Prima Giornata "New Euro Generation'10"
Grande successo per la prima giornata di New Euro Generation, la scuola di formazione politica organizzata dai giovani democratici di Basilicata.
Appuntamento di formazione politica che si sta svolgendo a Policoro, caratterizzata da intensi e partecipati dibattiti che si occupano dell’approfondimento e dello studio delle questioni politiche che attanagliano la nostra società.
Nella prima giornata si è parlato di questione meridionale e di sostenibilità ambientale, oggi si discuterà di lavoro, federalismo, mezzogiorno e futuro del partito democratico insieme al segretario regionale del PD Roberto Speranza, il capogruppo in consiglio regionale Vincenzo Viti, il presidente del consiglio regionale Vincenzo Folino, il senatore Filippo Bubbico, e Matteo Orfini della segreteria nazionale del PD.
mercoledì 8 settembre 2010
Gd: presentata New Eurogeneration 2010
Il segretario regionale dei giovani democratici lucani, Giovanni Casaletto, in apertura ha inteso sottolineare l’importanza di tale iniziativa che conferma la consistenza sia in termini qualitativi che quantitativi dell’organizzazione giovanile del Pd in Basilicata. Saranno giorni di festa, ma soprattutto di approfondimento, studio e riflessione, ha ribadito Casaletto. ‘Progress in work’ è il titolo della festa che, in una sorta di metamorfosi linguistica della più utilizzata frase work in progress, vuole mettere al centro il tema del lavoro e, quindi, dei giovani. Il lavoro, infatti, ha continuato il segretario, sarà l’asse principale della ‘tre giorni’, proprio perché, ha concluso, pensiamo che il lavoro debba stare al centro dell’agenda politica di una forza progressista ed al centro delle attenzioni del Partito Democratico, affinché la Basilicata e l’Italia intera diventino quei luoghi in cui ricerca, formazione e lavoro non debbano più essere cause di battaglie, ma consolidati pilastri al servizio della democrazia, della libertà e dello sviluppo.
Alla conferenza stampa hanno partecipato anche Roberto Speranza, segretario regionale Pd, e Ignazio Petrone, coordinatore della segreteria regionale del Pd. Quest’ultimo ha evidenziato l’importanza di momenti di formazione come quello che i Gd lucani promuoveranno a Policoro dentro il percorso di costruzione di un partito sempre più capace di affermare il protagonismo delle nuove generazioni.
bas 02
venerdì 3 settembre 2010
Lunedì 6 settembre alle ore 18:00 riunione organizzativa Gd Policoro
O.d.g.:
-New Eurogeneration 2010;
-Analisi situazione comunale;
-Forum comunale dei giovani;
-Organizzazione campagna invernale;
-Varie ed eventuali.
Vi Aspettiamo Numerosi!
Giovanni D'Alessandro
Resp. Organizzazione
GD Policoro
Documento sulla questione SATA di Melfi e situazione del lavoro
È difficile esprimere una posizione chiara in momenti in cui è alto il livello del conflitto tra le parti coinvolte, seppur sono intervenute a raffreddare un po’ il clima dapprima la lettera del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e poi la risposta dell’ad di FIAT Sergio Marchionne.
È altresì complicato resistere agli strattoni della polemica politica e sindacale in atto. Ma il nostro intento è quello di individuare una piattaforma ragionevole di confronto sulla complessa vicenda che vede contrapposta la FIAT (è questa la realtà al momento) ad alcuni dei suoi dipendenti.
E lo vogliamo fare precisando che non è neanche lontanamente leggibile una volontà di strumentalizzare situazioni personali, comportamenti ed esiti.
Pensiamo innanzitutto, e senza tentennamenti, che sia giusto e doveroso esprimere la nostra solidarietà ai tre lavoratori sospesi e reintegrati per volontà del giudice. E pensiamo che sia altrettanto giusto e opportuno non alimentare ulteriormente un clima di scontro che non aiuta la ripresa del dialogo e sfuma la traccia di percorsi più condivisi, di soluzioni avanzate.
Certo il dopo Pomigliano ha segnato un punto di svolta non tanto nelle relazioni sindacali quanto nel rapporto tra uno dei principali gruppi industriali ed il suo Paese. E forse da lì bisogna partire per esprimere con più convinzione alcuni punti cardine della nostra riflessione che vuole essere, altresì, un caloroso invito al nostro partito di riferimento, ed al segretario regionale Roberto Speranza, a ritessere il filo di una strategia lunga che punti a) all’innalzamento della qualità del lavoro e della qualità della vita dei lavoratori, b) all’innovazione nei processi produttivi e del fare impresa, c) all’avanzamento sul terreno dei diritti, d) al miglioramento dei contesti entro i quali si svolgono processi e investimenti industriali in Basilicata provando a svolgere una funzione di maggiore incisività nelle relazioni che si instaurano tra l’importante gruppo torinese e l’indotto, tra investimenti e territorio.
Riteniamo, fuori da sciocche insinuazioni strumentali, che questo accadimento sia destinato ad imprimere una svolta decisiva nel futuro delle relazioni industriali, nel modo di concepire l’impresa e nel modo di reagire della politica. E pensiamo che il PD abbia le risorse necessarie per affrontare meglio di chiunque altro la sfida che si propone.
È profondamente ingiusto, e la storia si sta incaricando di dimostrarlo, reputare poco moderna (o poco incline ad una forza progressista matura) una sensibilità “lavorista” e la visuale orientata all’ultimo livello della catena. Un società moderna si costruisce sul lavoro. Sulla qualità delle condizioni lavorative, sui diritti, sui salari, sulla produttività, sulla responsabilità di datori e dipendenti, sull’efficienza ma non a danno della dignità delle persone.
Siamo fortemente sensibili alle novità che si propongono in campo industriale. Siamo consapevoli che il sistema Italia debba compiere un salto di qualità non indifferente per superare indenne i marosi della globalizzazione.
Questa vicenda di Melfi ha condotto in Basilicata, come altre in altri contesti, l’attenzione delle più alte cariche dello Stato, dei vertici aziendali, di opinionisti. A dire il vero ci pare addirittura infruttuoso e superfluo (oltre che inutile perdita di tempo) segnalare la totale assenza del Governo nazionale su cose di così alta rappresentatività emotiva, sociale e Costituzionale, ben più impegnato a sistemare faccende domestiche.
Ma vogliamo essere onesti fino in fondo e segnalare come priorità di uno Stato e di una Regione moderna alcuni punti:
1. Occorre traguardare la sfida oltre gli angusti ambiti degli incentivi a pioggia e delle rottamazioni.
2. Bisogna affermare (e richiedere) con forza un più avanzato sistema delle relazioni industriali che veda la politica ed il Parlamento coinvolti in prima persona ed in tempi rapidi, pena la cacciata dai mercati mondiali e la deriva verso forme di mero sostentamento e stagioni di lotta e rivendicazioni al ribasso.
3. Bisogna denunciare con forza sia le rappresaglie punitive che gli atti strumentali e viziati da ideologismi.
4. Riconsiderare atti e provvedimenti dequalificanti per la vita civile e democratica dell’Italia quali i condoni e gli scudi fiscali, che depotenziano la capacità di controllo delle istituzioni ed incentivano comportamenti irresponsabili in maniera esponenziale.
5. Richiedere una riforma del sistema delle relazioni industriali e sindacali più confacente alle condizioni ed alle relazioni economiche globali come pure ha invitato a fare il Capo dello Stato nella lettera ai tre lavoratori della FIAT SATA.
6. Riqualificare il sistema di welfare e degli ammortizzatori sociali.
7. Spingere verso una riforma, altresì, degli assetti societari dai facili collocamenti in integrazione salariale e dai facili procedimenti fallimentari dietro cui si celano, in molti casi, yacht e residenze all’estero.
8. Riqualificare e richiedere un’autoriforma del tessuto produttivo locale in tempi di rivisitazione della spesa pubblica, di federalismo e di progressivo esaurimento dei fondi comunitari.
9. Diffondere anche su scala locale (e questo è compito squisitamente politico) una moderna cultura d’impresa, producendo iniziative tese al coinvolgimento dei soggetti economici locali e dell’area del Vulture, superando la FIAT stessa un modello chiuso e portando i soggetti sociali ad un confronto.
Siamo consapevoli della maestosità dell’impegno che richiedono questi enunciati. Ma siamo testardi e torniamo a sottolineare come il Partito Democratico abbia in sé le risorse migliori per affrontare queste sfide. Noi ci faremo promotori di queste esigenze all’interno della scuola politica di Eurogeneration e le terremo custodite nel costante e quotidiano impegno politico.
Da qui può ripartire un cantiere largo di costruzione di una migliore dinamica sociale in Basilicata, oltre la politica delle clientele ed oltre i posizionamenti del ceto politico.
Rendiamo questo documento al nostro Segretario Regionale Roberto Speranza affinché investa l’intero partito nella promozione di nuove forme di scambio tra esso e la società e tra la politica in generale ed i cittadini lucani. Affinché lo “usi” per imprimere quei necessari processi di cambiamento ed innovazione che la società regionale molto spesso richiede alla politica in termini di nuove classi dirigenti, ma non sempre in termini più afferenti ad istanze realmente innovative.
Ma per farlo bisogna favorire questo scambio dentro grandi dinamiche di massa e di coinvolgimento, sapendo che la SATA è uno dei più significativi insediamenti a carattere produttivo di questa regione, ripercorrendo esemplarmente quanto accaduto in occasione della minaccia nucleare a Scanzano Jonico, ma puntando (in questa occasione) a ricontestualizzare il ruolo e la funzione complessiva che la Basilicata deve avere nel Mezzogiorno ed in Italia.
Fuori, però, da ambiguità tattiche e da operazioni di ceto politico. Allargando le basi democratiche e quindi la forza del partito, confidando nell’azione del Segretario (cui va il plauso per l’azione svolta riguardo alla vicenda e, come abitudine, fuori dai clamori) per puntare ad un superamento delle logiche di mera appartenenza di filiera e portando la discussione sulle cose che contano.
Auspichiamo quindi che anche il partito dell’area si sforzi di rifuggire da personalismi ed interpreti, in vista dei congressi provinciali, una funzione più confacente ai bisogni concreti e materiali delle persone, incarnando una prospettiva di rilancio del territorio.
Chiediamo infine che il PD di Basilicata si adoperi nelle prossime settimane, con il coinvolgimento delle personalità e dei contributi migliori, per la promozione di momenti
pubblici di riflessione su quanto sta accadendo nell’indotto FIAT e sulla tematica del lavoro così da ricercare soluzione moderne e nuove.