Grande soddisfazione per l’iniziativa organizzata dai Giovani Democratici di Policoro per la celebrazione dei 150 anni dell’unità d’Italia.
L’iniziativa denominata “Buon Compleanno Italia p.s. Unita” è stato un grande momento di memoria e di partecipazione.
L’incontro è iniziato con l’introduzione del Segretario dei GD Roberto De Giorgio, che ha sottolineato l’importanza dei giovani negli anni del Risorgimento e negli anni della Resistenza al nazi-fascismo ed ha auspicato per i giovani di oggi una consapevolezza maggiore nella difesa dei diritti fondamentali espressi nella nostra Carta Costituzionale come il lavoro, l’uguaglianza e l’istruzione.
La discussione è proseguita con l’intervento della Segretaria del PD di Policoro Bice Di Brizio, che ha ricordato i valori e i sentimenti dell’ Unità nazionale, che secondo lei non è stata celebrata dal governo come tutti si aspettavano.
Poi c’è stata la grande lezione del Prof. D’Andrea, storico e coordinatore della segreteria scientifica del Comitato per le celebrazioni dei 150 anni dell’Unità d’Italia in Basilicata, che ha spiegato in maniera semplice, efficace, ma anche divertente gli anni, i personaggi e i momenti più significativi di quegli anni, mettendo l’accento sul ruolo e sul grande contributo della Basilicata, che è stata la prima provincia ad insorgere contro i Borboni nel 1860 e ad insediare un governo nel nome di Vittorio Emanuele e di Garibaldi. L’evento lucano, ha spiegato il Prof. D’ Andrea si rivelò “un’onda vivificatrice” che dilagò immediatamente in Irpinia, Puglia, Calabria e nel resto del Regno, spianando la strada alla conclusione positiva della Spedizione dei Mille e alla proclamazione il 17 marzo 1861 di Vittorio Emanuele II Re d’ Italia “per grazia di Dio e volontà della nazione”.
Numerose, infine, sono state le domande rivolte dalla platea al Prof. D’Andrea , incentrate soprattutto sulle condizioni della Basilicata prima e dopo l’Unità . Il Prof. ha risposto spiegando che l’idea di un Mezzogiorno d’ Italia ricco da un punto di vista economico e culturale sotto il Regno dei Borboni è falsa e ha concluso dicendo che l’Italia se fosse rimasta un agglomerato di piccoli Stati non sarebbe sopravvissuta alla Storia.
“E’ nostro dovere – dichiara De Giorgio – sottolineare e approfondire l’aspetto storico e politico che ha contraddistinto la nostra Nazione.
Solo valorizzando la “memoria storica” riusciremo ad avere la giusta consapevolezza politica di quello che è stato e di quello che sarà”
Ufficio Stampa
Giovani Democratici di Policoro
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