sabato 17 maggio 2008

Erasmus: come rilanciarlo?

Cari giovani democratici,
se vogliamo raggiungere l'obiettivo ambizioso di portare a 3 milioni il numero di studenti che nel 2012 avranno partecipato al programma "Erasmus" occorre mettere in atto politiche che aiutino e favoriscano la mobilità degli studenti. Occorre favorire l'andamento sempre più positivo del trend che, sebbene risulti del 3.2 % nell'ultimo anno accademico, è in ribasso rispetto ai dati diffusi due anni fa. Il programma Erasmus ha dimostrato di essere, fino ad oggi, lo strumento per eccellenza per promuovere e stimolare lo spirito europeista dei giovani, contribuendo allo stesso tempo al riconoscimento delle proprie diversità e alla scoperta dei valori comuni europei. Il lancio dei progetti pilota da me promossi nel Bilancio UE 2006 (Erasmus per i giovani delle scuole superiori; Erasmus per i giovani imprenditori, nonché il neo programma Erasmus per la P.A.) si pongono come ulteriore sperimentazione di questa generazione di scambi. Non dimentichiamo che l'Erasmus rappresenta, ed ha rappresentato, per un numero considerevole di borsisti la via d'accesso per l'inserimento del mondo del lavoro al di fuori dei confini nazionali, e il suo successo ha contribuito a creare una nuova cultura europea veicolata attraverso le esperienze delle nostre giovani generazioni.Ma nonostante i fondi stanziati nella programmazione 2007-2013 siano più che triplicati (da 950 milioni e 3,114 miliardi di euro), l'importo esiguo delle borse di studio rappresenta oggi il fattore maggiore di esitazione e di rinuncia.In questa direzione è da considerarsi allora molto positivo il segnale dato dal governo Zapatero di stanziare 35 milioni di euro per aumentare la borsa di studio mensile offerta ai borsisti comunitari. Auspico che anche il Governo italiano, da parte sua, compia uno sforzo per favorire l'accesso al programma di scambio contribuendo al rafforzamento dell'ammontare esiguo (circa 200 euro mensili) stanziato dall'UE. Ma ricordo pure che anche le Regioni italiane potranno contribuire finalizzando una parte dei fondi europei a tale obiettivo.

Attendo un vostro contributo in merito qui e sul mio blog!


Gianni Pittella Eurodeputato Pd/PSE

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