"Giorno della memoria" oggi al Quirinale, per ricordare tutte le vittime e le stragi del terrorismo.
A cominciare da Aldo Moro, il cui cadavere venne trovato il 9 maggio di trent'anni in una Renault 4 in via Caetani a Roma.
E infatti il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano prima di dare inizio alle celebrazioni, istituite dalla legge n.56 del 4 maggio 2007, ha depositato stamane una corona di fiori davanti alla lapide che ricorda l'omicidio dello statista, presidente della Democrazia Cristiana.
"In Aldo Moro i terroristi individuarono il nemico più consapevole, che più di chiunque aveva colto, già nel 1968, quel che si muoveva e fremeva nella società. - ha detto Napolitano nel corso della cerimonia al Quirinale, rifendosi a Moro - Si può solo invitare 30 anni dopo alla riflessione profonda e dolorosa, possiamo solo inchinarci con rispetto e commozione di fronte alla tragedia, al suo tormento umanissimo. Fu la tragedia non soltanto di un uomo, ma di un Paese". Proprio per questo, ha aggiunto il presidente della Repubblica, "Gli ex terroristi che hanno avuto benefici carcerari non devono cercare tribune per giustificare i loro atti di violenza. Non dovrebbero esserci tribune per simili figuri. Spesso il rispetto della memoria purtroppo è mancato proprio da parte di responsabili delle azioni terroristiche". Napolitano ha infine criticato con fermezza "la reviviscenza dell'ideologia comunista e neonazista".
Riportiamo la telefonata delle brigate rosse per comunicare l'assassinio di Aldo Moro:
Riportiamo la telefonata delle brigate rosse per comunicare l'assassinio di Aldo Moro:
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