
Quattro giorni di camera di consiglio per sferrare il colpo contro tutti i ras del clan: da Francesco «Sandokan» Schiavone e Francesco Bidognetti, ai due latitanti «eccellenti» Antonio Iovane e Pasquale Zagaria. Capi storici e reggenti del clan hanno visto confemrarsi l'ergastolo assieme a luogotenenti e sicari. In totale sedici provvedimenti di carcere a vita, come chiesto dai pm.
Uniche attenuanti per alcuni collaboratori come Luigi Diana. In aula ad ascoltare la «resa» dei Casalesi c'era anche Roberto Saviano, l'uomo che con il suo best-seller «Gomorra» ha messo organicamente in luce la camorra-imprenditrice di Casal di Principe, mettendo a nudo le «icone del male» come Francesco «Sandokan».
Condannato all'ergastolo per Francesco Schiavone, 55 anni, detto Sandokan, Francesco Bidognetti, soprannominato Cicciotto 'e mezzanotte, e i boss latitanti Michele Zagaria e Antonio Iovine. Il massimo della pena è stato inflitto anche a Giuseppe Caterino, Mario Caterino (latitante), Cipriano D'Alessandro, Giuseppe Diana (latitante in primo grado condannato a nove anni), Enrico Martinelli, Sebastiano Panaro, Giuseppe Russo, Francesco Schiavone, detto 'Cicciariello', Walter Schiavone, Luigi Venosa, Vincenzo Zagaria e Alfredo Zara. Pena ridotta per Giuseppe Russo: nel 2005 ebbe l'ergastolo, oggi si prende 30 anni.
“La conferma delle condanne per i clan camorristici è un fatto importante – ha dichiarato il segretario del PD Walter Veltroni - Anche la sentenza di oggi contro i capi dei clan sanguinari può dare nuova fiducia ai cittadini e nuova spinta alla lotta contro la camorra. Avremo occasione per tornare in quelle città e quelle terre e il PD sarà protagonista di una difficile battaglia per la rinascita contro le minacce e le violenze imposte dai clan dei Casalesi. Qualche giorno fa sono stato a Casal di Principe e a Caserta per ribadire l'impegno del PD contro la camorra e a fianco dei cittadini onesti. Ho potuto misurare il clima di tensione e di pressione che i clan cercano di imporre in quelle terre. In quell'occasione ho confermato l'impegno mio e del PD a mantenere questo impegno come una priorità”.
Uno dei video della giornata "Distruggere la camorra liberare la vita - qui lo speciale"
"Una buona notizia sia per i cittadini di Casal di principe e per l’Italia intera - dichiara il ministro dell’Interno del governo ombra del Pd Marco Minniti – lo Stato democratico, il suo ordinamento giudiziario, non si è lasciato intimidire né condizionare ed ha risposto con le armi della legalità ad una sfida aperta ed arrogante. Si deve andare avanti su questa strada: indagini, sequestri e confisca dei patrimoni, condanne. La camorra – conclude l’esponente del PD – può essere sconfitta e sentenze come quella di oggi ridanno fiducia e speranza ai tanti cittadini onesti che pretendono un futuro diverso e più libero per la loro terra”.
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