venerdì 20 giugno 2008

Ergastolo!!

Ergastolo. Ergastolo, ergastolo... Condanna ripetuta 16 volte. Alle 12 e 30 è stata pronunciata la sentenza di secondo grado del processo Spartacus dalla I Sezione della Corte d'Assise d'Appello di Napoli. Questo processo, che è unanimemente riconosciuto come il più importante processo contro le organizzazioni criminali degli ultimi 20 anni, vedeva come imputati 31 affiliati del clan dei casalesi, l’organizzazione camorristica divenuta famosa ai più grazie al bel libro di Roberto Saviano, Gomorra.

Quattro giorni di camera di consiglio per sferrare il colpo contro tutti i ras del clan: da Francesco «Sandokan» Schiavone e Francesco Bidognetti, ai due latitanti «eccellenti» Antonio Iovane e Pasquale Zagaria. Capi storici e reggenti del clan hanno visto confemrarsi l'ergastolo assieme a luogotenenti e sicari. In totale sedici provvedimenti di carcere a vita, come chiesto dai pm.
Uniche attenuanti per alcuni collaboratori come Luigi Diana. In aula ad ascoltare la «resa» dei Casalesi c'era anche Roberto Saviano, l'uomo che con il suo best-seller «Gomorra» ha messo organicamente in luce la camorra-imprenditrice di Casal di Principe, mettendo a nudo le «icone del male» come Francesco «Sandokan».

Condannato all'ergastolo per Francesco Schiavone, 55 anni, detto Sandokan, Francesco Bidognetti, soprannominato Cicciotto 'e mezzanotte, e i boss latitanti Michele Zagaria e Antonio Iovine. Il massimo della pena è stato inflitto anche a Giuseppe Caterino, Mario Caterino (latitante), Cipriano D'Alessandro, Giuseppe Diana (latitante in primo grado condannato a nove anni), Enrico Martinelli, Sebastiano Panaro, Giuseppe Russo, Francesco Schiavone, detto 'Cicciariello', Walter Schiavone, Luigi Venosa, Vincenzo Zagaria e Alfredo Zara. Pena ridotta per Giuseppe Russo: nel 2005 ebbe l'ergastolo, oggi si prende 30 anni.

“La conferma delle condanne per i clan camorristici è un fatto importante – ha dichiarato il segretario del PD Walter Veltroni - Anche la sentenza di oggi contro i capi dei clan sanguinari può dare nuova fiducia ai cittadini e nuova spinta alla lotta contro la camorra. Avremo occasione per tornare in quelle città e quelle terre e il PD sarà protagonista di una difficile battaglia per la rinascita contro le minacce e le violenze imposte dai clan dei Casalesi. Qualche giorno fa sono stato a Casal di Principe e a Caserta per ribadire l'impegno del PD contro la camorra e a fianco dei cittadini onesti. Ho potuto misurare il clima di tensione e di pressione che i clan cercano di imporre in quelle terre. In quell'occasione ho confermato l'impegno mio e del PD a mantenere questo impegno come una priorità”.
Uno dei video della giornata "Distruggere la camorra liberare la vita - qui lo speciale"






"Una buona notizia sia per i cittadini di Casal di principe e per l’Italia intera - dichiara il ministro dell’Interno del governo ombra del Pd Marco Minniti – lo Stato democratico, il suo ordinamento giudiziario, non si è lasciato intimidire né condizionare ed ha risposto con le armi della legalità ad una sfida aperta ed arrogante. Si deve andare avanti su questa strada: indagini, sequestri e confisca dei patrimoni, condanne. La camorra – conclude l’esponente del PD – può essere sconfitta e sentenze come quella di oggi ridanno fiducia e speranza ai tanti cittadini onesti che pretendono un futuro diverso e più libero per la loro terra”.

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