La società pubblica di servizi comunale “Multiservizi Eraclea Muse” non sarà sciolta. A sancirlo è stato il consiglio comunale di mercoledì sera in cui la maggioranza di centrodestra, con una deliberazione, ha stabilito di tenerla in vita dopo che il commissario prefettizio, Mariarita Iaculli, aveva deciso di cancellarla dal registro delle imprese della Cciaa. La municipalizzata venne ideata dall'amministrazione di centrosinistra nella passata e breve legislatura 2006/2007, con la presentazione di uno statuto e un capitale sociale di10mila euro, di un amministratore, lo stesso ex sindaco, Serafino Di Sanza, per la gestione dei servizi di competenza comunale: verde pubblico, servizi cimiteriali, spazzatura ecc. Solo che la maggioranza dell'Unione terminò anzitempo il suo mandato e la Muse venne congelata prima dell'avvento del vice prefetto, che decise di scioglierla definitivamente. Ora il centrodestra, con l'atto amministrativo dell'altro giorno, blocca quella decisione del commissario e la ripropone: «Sciogliere la società - spiega il consigliere Livia Lauria (An) e riproporla con le correzioni che noi volevamo avrebbe significato far passare molto tempo prima di crearne un'altra; oltre che sperperare denaro pubblico visto che è costata 25mila euro di consulenza da parte della passata Amministrazione. Siamo convinti che la gestione di house con opportuni accorgimenti servirà ad ottimizzare i servizi e a ridurre i costi». Di parere totalmente opposto è stato l'intervento del consigliere di minoranza del Pd, Antonio Di Sanza, il quale ha dichiarato: «Si tratta di un atto politicoben preciso, che caratterizza questa amministrazione »; sostenendo poi: «Come non ci sia un piano industriale che garantisca degli utili per il Comune e quindi vantaggi per la cittadinanza ». Poi si è detto perplesso sulla tenuta dei servizi poiché strumenti come le municipalizzate in altre realtà non sempre hanno dato buoni risultati in termini di efficienzaed efficacia del servizio, ed anacronistica rispetto alle nuove direttive regionali di abolizione delle Comunità montane e la nascita di città comprensori. Infine, ha criticato la scelta politica bollandola come di estrema sinistra e degno di un paese a socialismo reale, che dovrebbe essere lontana anni luce dall'idea di società del centrodestra. Più ottimista il sindaco Lopatriello, quando ha affermato che la Muse gestirà moltissimi servizi, tra cui trasporto pubblico, mense scolastiche, serviziodi raccolta dei rifiuti solidi urbani, oltre a quelli citati sopra, e per ultimo la farmacia comunale di prossima apertura nella zona Lido dopo otto anni di peregrinazioni: «Nei prossimi mesi studieremo come gestirla nel migliore dei modi rendendola uno strumento operativo e innovativo per questa comunità come accade in altri Comuni anche della stessa regione». Franco Labriola (Pd) ha criticato la maggioranza di incoerenza avendo votato contro la Muse, quando la propose il centrosinistra;mentre Giuseppe Callà (An), ha difeso il centro-destra osservando come la Muse nasce pubblica ma poi sarà aperta all'ingresso dei privati, dunque diventerà società mista, “proprio come noi proponemmo all'ex maggioranza. Non fu un no pregiudizievole ma nel merito non fummo d'accordo».
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