Poche e asciutte parole. "Basta leggere la relazione della Commissione parlamentare sui rifiuti". Il capo dello Stato, Giorgio Napolitano, replica così alle dichiarazioni di alcuni esponenti della Lega, che interpretano la sua denuncia di ieri ("I rifiuti tossici vengono dal Nord") come un modo per scaricare le colpe dell'emergenza rifiuti sui "soliti cattivoni del settentrione". Il presidente della Repubblica è intervenuto, a Napoli, alla consegna di un premio attribuito all'ex segretario generale della Camera, presidente di Mediobanca e ministro Antonio Maccanico. Sono stati i cronisti presenti a sollecitare un suo commento alle parole pronunciate dalla Lega, facendogli osservare che alcuni esponenti leghisti si sono dipinti come i "soliti cattivoni del Nord". Una tesi che il presidente smonta con poche battute. Rilanciando le cose già dette ieri: "Sono venuto qui per sollecitare soluzioni a Napoli, non soluzioni al Nord, di un problema che è determinato da varie componenti tra le quali anche quella del traffico di rifiuti tossici dal Nord". Una semplice costatazione di una realtà nota. Che, però, irrita la Lega. Che, ìeri, per bocca del sottosegretario alle infrastrutture Roberto Castelli, aveva puntato il dito contro Napolitano. Non siamo disposti a smaltire i rifiuti del sud, è il senso del ragionamento dell'esponente del Carroccio, "non c'è più nessuno al nord disposto ad accettarlo". Nel frattempo la questione approda in Parlamento. Alcuni senatori, infatti, hanno chiesto al governo di riferire dopo la denuncia del presidente della Repubblica. Una richiesta trasversale, arrivata da Adriana Poli Bortone del Pdl, Maria Fortuna Incostante del Pd e Lorenzo Bodega della Lega che ha anche auspicato "che si facciano i nomi e i cognomi dei responsabili di queste azioni criminose".
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