( I magistrati entrano da stasera in stato d'agitazione e si riservano di adottare altre misure di protestare contro gli interventi del Governo.Tra queste la sospensione dei processi, le disposizioni sulle intercettazioni, il taglio delle risorse al settore giustizia e il taglio degli stipendi introdotto dall'art.69 del dl 112 (cosiddetto decreto manovra).L'Anm ha,inoltre, convocato in seduta permanente il comitato direttivo centrale. L'Associazione dei magistrati critica la 'drastica' riduzione delle risorse destinate alla giustizia con il taglio del 40% degli stanziamenti e il blocco delle assunzioni del personale amministrativo. Per quanto riguarda il taglio delle retribuzioni segnala come cio' costituisca 'l'ulteriore svilimento della funzione giudiziaria'. 'La dichiarazione di esponenti dell'esecutivo di voler circoscrivere le conseguenze negative della norma - aggiungono - non fa venire meno la preoccupazione per l'ennesimo intervento di riduzione degli stipendi dei magistrati e la necessita' di denuncia della complessiva situazione estremamente penalizzante per l'efficacia della giurisdizione e per la dignita' del lavoro dei magistrati'. 'La gravissima situazione di disfunzione degli uffici giudiziari e di disagio dei magistrati che vi lavorano - sottolinea la nota - impone un incisivo impegno di denuncia e di protesta: a questo scopo l'Anm delibera di adottare iniziative dirette a rappresentare all'opinione pubblica la grave situazione in cui versa la giurisdizione e a ribadire le proposte capaci di dare risposte ai bisogni di giustizia'.
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