venerdì 18 luglio 2008

Il bluff..

E' paradossale che in questo Paese si sia parlato fino a ieri di sicurezza e che oggi discutiamo invece delle misure del governo che prevedono proprio tagli al settore sul quale ha speso tante chiacchiere. Walter Veltroni
E la chiamano sicurezza. Il governo vara una manovra economica che detterà la linea in materia di spesa e tagli per i prossimi tre anni, e in questo piano inserisce la decurtazione dei fondi dedicati alle forze dell’ordine. Ebbene sì. Anche l’altro “tema forte” della destra degli ultimi due anni si rivela un grande bluff. Dopo la mancata diminuzione della pressione fiscale – nelle promesse della campagna elettorale doveva essere portata al di sotto del 40% e invece rimarrà inalterata al 42,9% per arrivare ad aumentare dello 0,2% nel 2010 – ora lo scandalo dei tagli alla sicurezza. Già il tentativo di introdurre la norma blocca processi (o salva premier), per la gioia di ladri, stupratori e imbroglioni, aveva fatto capire che la destra non aveva alcuna intenzione di dare delle risposte alle paure dei cittadini. Paure che, è bene ricordarlo, sono state fomentate e cavalcate dalla stessa attuale maggioranza. A dire di no ai tagli targati Tremonti sono state proprio le forze dell’ordine. Una grande manifestazione di protesta organizzata unitariamente da tutte le sigle sindacali della Polizia di Stato, della Polizia Penitenziaria, del Corpo Forestale e i Cocer dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, dell'Esercito, della Marina Militare e dell'Aeronautica è stata organizzata davanti a Palazzo Chigi alla Camera, al Senato “per avvertire i cittadini delle conseguenze nefaste che rischiano di avere sulla sicurezza e sulla difesa i pesantissimi tagli contenuti nella manovra finanziaria emanata per decreto dal Governo, attualmente all'esame del Parlamento per la conversione in legge”.A fianco delle forze dell’ordine, davanti a Montecitorio, c’era anche il segretario del Partito Democratico Walter Veltroni. “E' paradossale – ha detto – che in questo Paese si sia parlato fino a ieri di sicurezza e che oggi discutiamo invece delle misure del governo che prevedono proprio tagli al settore sul quale ha speso tante chiacchiere”. Il leader democratico osserva un eventuale ripensamento da parte del governo – il premier Berlusconi ha affermato che “non ci sarà nessun taglio” senza però riferire alcun dettaglio né precisazione – “sarebbe una nostra vittoria se davvero fossero ritirati i tagli”. Veltroni si dice però scettico a riguardo e conferma che “in caso contrario attueremo tutti gli strumenti parlamentari per cambiare queste scelte sbagliate”.I presidi interessano anche le prefetture di tutto il Paese. “Per la prima volta nella storia tutte le sigle sindacali e tutti i Cocer del Comparto sicurezza e difesa scendono in piazza, in tutta Italia, per rivendicare il riconoscimento della specificità professionale degli addetti alla sicurezza” dice Donato Capece, segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, Sappe. I sindacati denunciano che le riduzioni previste per il triennio 2009/2011 mettono a forte rischio la sicurezza dei cittadini. A scorrere le cifre si profila una cura amara per un settore che, in campagna elettorale, è stato issato come una bandiera dal Pdl: taglio del turn over e riduzione netta degli organici, sforbiciata alle risorse finanziarie, dai carburanti alla manutenzione delle auto di servizio, stretta sugli straordinari. In tutto 538,5 milioni. Dalla scure non si salva nessuno: dai Ps ai Carabinieri, dalla Forestale alla Penitenziaria, dalla Guardia di Finanza alla Stradale fino alla Polizia ferroviaria.Minniti: "Il tempo dei bluff è finito. Tagli ci sono e con correzione, peggiorano"Puntuale, arriva la smentita alle parole del premier che lasciavano acceso un barlume di speranza. I tagli nella manovra ci sono e sono ingenti."Il tempo dei bluff - afferma il ministro dell'Interno del Governo ombra del PD - è finito: i tagli alle forze dell’ordine ci sono, anzi, sono addirittura aumentati, e nessuna dichiarazione di Berlusconi o dei ministri può nasconderli. Letto il maxi-emendamento e il testo della manovra, si vede chiaramente che gli uomini impegnati contro la criminalità e per la sicurezza dei cittadini diminuiranno, avranno meno mezzi e meno possibilità di contrasto.Il conto è presto fatto: il taglio annunciato ammonta a quasi tre miliardi e mezzo e la correzione promessa con il maxi-emendamento si rivela un appesantimento di altri 116 milioni di euro rispetto alla prima stesura. Questa è la peggiore risposta che si potesse dare alla protesta dei sindacati di polizia e dei Cocer delle forze armate. Questa maggioranza, che ha condotto la sua campagna elettorale in nome della sicurezza, che ha cavalcato e alimentato le paure dei cittadini, ora come primo gesto concreto taglia le risorse destinate alla sicurezza. Ci saranno migliaia di agenti e di carabinieri in meno sul territorio, i mezzi non si potranno rinnovare e gli strumenti di lavoro, dalle volanti alle nuove tecnologie necessarie alle indagini, scarseggeranno. Per giorni Berlusconi e i suoi hanno provato a negare questa verità, hanno tentato di rassicurare i cittadini preoccupati e le forze dell’ordine messe in agitazione da questa politica di restrizioni. Il Partito Democratico conferma quanto detto, faremo di tutto in Parlamento per bloccare questi tagli".




Nessun commento: