Ascoltiamo la radio per informarci; ascoltiamo la radio per distrarci, per evadere; ascoltiamo la radio per sognare sulle note di una canzone; ascoltiamo la radio quando intorno a noi regna il silenzio… ma ascoltiamo la radio anche quando le voci nella nostra testa si fanno assordanti.
L’universo dei radioascoltatori è variegato e sempre attivo nonostante tempi, soggetti, mode, target di pubblico cambino inesorabilmente negli anni.
Dalla prima trasmissione nel 1906 a Radio Londra, all’ascolto del primo Festival di Sanremo negli anni ’50 che costituiva un diversivo in quelle serate tutte uguali, fino alle prime, salvifiche, autogestite “radio libere”.
Radio libera è una formula che esprime un concetto “altro” dalla mera funzione informativa e di intrattenimento, e viene sdoganata nel nostro Paese a partire dalla sentenza emessa nel 1976 dalla
Cassazione sulla liberalizzazione dell’etere.
Radio libera è quanto meglio declina il concetto di “radio come teatro della mente”!
Peppino Impastato, la cui memoria onoriamo nel nostro circolo GD, col progetto Radio Aut invitava i giovani (non solo di Cinisi) ad uscire da quel torpore omertoso che li relegava ad un esistenza vicina, troppo vicina all’universo mafioso!
Radio libera è una formula che esprime un concetto “altro” dalla mera funzione informativa e di intrattenimento, e viene sdoganata nel nostro Paese a partire dalla sentenza emessa nel 1976 dalla
Cassazione sulla liberalizzazione dell’etere.
Radio libera è quanto meglio declina il concetto di “radio come teatro della mente”!
Peppino Impastato, la cui memoria onoriamo nel nostro circolo GD, col progetto Radio Aut invitava i giovani (non solo di Cinisi) ad uscire da quel torpore omertoso che li relegava ad un esistenza vicina, troppo vicina all’universo mafioso!
I tempi, ahinòi, non sono cambiati: mafia, collusione, corruzione, favoreggiamento ma anche arrivismo, oligarchia di poltrona e giurassico istituzionale definiscono struttura e sovrastrutture della nostra società… ed è giusto discuterne.
Radio Aut Policoro prevede un palinsesto ricco e variegato, trasmette da Policoro, Bologna, Bari, in compagnia di Ciccio “Aut” Lattarulo, Roberto De Giorgio “il Segretario”, Roberto Mele “melito”, Giovanni D’Alessandro “L’Antisociale”, Lorena e Lia Latronico “le sister”, Domenico Cordasco “Il cordaschinho nazionale”, e il fonico Giovanni “Tinto” Lapolla.
La nostra web-radio si esprime attraverso trasmissioni che spaziano dalla politica all’attualità, dalla storia della musica alla presentazione di band emergenti.
“Amo la radio perché arriva dalla gente entra nelle case e ci parla direttamente se una radio è libera, ma libera veramente mi piace ancor di più perché libera la mente”
..Radio Aut è tanta roba!
www.radioautpolicoro.tk
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