Una societa' dove fanno notizia solo i calciatori con veline a seguito,o ignobili reality show, e che invece tende a rendere sempre piu' insicuri l'universita' e il lavoro, che azzera di fatto la ricerca e gli incentivi ai giovani,che umilia il merito a favore del servilismo e dell' ignoranza, che in definitiva rende difficilissimo sperare in un futuro diverso.
Di fronte a questo noi ragazzi dobbiamo cercare di esprimere il nostro dissenso, in maniera ferma,ma critica.
E' proprio la ricerca di questa criticita' di giudizio che a mio parere,deve essere al centro dell'attivita' di un ramo giovanile di partito.
L'importanza di ricercare e trasmettere quei strumenti, necessari per riflettere su cio' che ci circonda,senza uniformarsi al pensiero, o meglio non-pensiero unico e dominante,veicolato dai media.
Tutto cio' e' finalizzato a creare un'alternativa sociale ed educativa,che per forza di cose deve essere diversa da quella che oggi, sta portando noi giovani verso un futuro a dir poco grigio e scarno di opportunita'.
Ed e' per questo, per intraprendere insieme questo difficile percorso, che invitiamo tutti i ragazzi di buona volonta'(come si diceva una volta), a patecipare alla riunione dei Giovani Democratici che si terra' mercoledì 24 Dicembre alle ore 11 e 30 nella sede del PD di Piazza Eraclea. A tutti quelli,spero molti, che ci saranno, vorrei chiedere (con una citazione) di farsi guidare dall'ottimismo della volonta', piu' che dal pessimismo della ragione.
Arrivederci a presto.
Mariano Mele
GD Policoro
GD Policoro
3 commenti:
I catastrofismi e le "onde" sono cose da 48, 1848, o giu di lì.
Il voler addossare ad una singola parte politica, tutti i demeriti della modernità è fuori luogo, a dir poco.
Il volersi tirar fuori con un non ben precisato, nuovo gruppo costituente e con nuove idee dei giovani o cose così, è fuori dal mondo.
Il farsi carico, volenti o nolenti, di tutto quello che ci ha preceduto, con meriti o no, e di tutto quello che è l'attuale situazione, è preciso dovere d'ogni uomo, d'ogni singolo cittadino, in maniera responsabile ed adulta.
I balletti sono per i liceali.
caro federico, mi sorprende il fatto che tu consideri la piu' grande mobilitazione studentesca della storia d'Italia come qualcosa da niente, o peggio come una perdita di tempo.come tu hai ammesso la cosidetta riforma gelmini e' solo una manovra economica fatta di tagli indiscriminati che colpisono tutte le facolta' e gli studenti,senza un progetto a medio o lungo termine.e' solo il tentativo di completare quello smantellamento della scuola pubblica gia' iniziato da altri governi.e'contro questo spregio verso la scuola e il futuro dei giovani che si e' protestato.contro il tentativo di rendere le nuove generazioni sempre piu'ignoranti e senza futuro.ti inviterei a rifletterci data la tua eta'e dato il fatto che frequenti una facolta'scientifica, che sono le piu' colpite dai tagli.
per quanto riguarda la decadenza culturale odierna, nessuno si tira fuori, ci siamo dentro fino al collo, e la colpa e' di tutti, anche della sinistra. ma il tuo amico presidenta del consiglio,negli anni, con l sue tv, ha contribuito largamente a far si che la maggioranza dell' opinione pubblica decadesse nell'ignoranza,nel qualunquismo, e nell'idiozia.naturalmente lo ha fatto a fini elettorali come si puo' ben capire. infine noi non abbiamo nuove idee, rivoluzionarie o quant'altro, ma cerchiamo di opporci nel nostro piccolo ad alcune logiche e modelli di societa' che non ci vanno bene. tutto qusto senza paraocchi.proprio quei paraocchi che anche tu dovresti toglierti.
mariano
Ma dove???
Cioè, basta.
Adesso sarebbe la più grande mobilitazione stdentesca???
E il 68???
IL tanto amato 68 della sinistra???
L'imbarbarimento della gente per colpa di berlusconi???
Vorresti farmi credere che si era tutti einstein poi puf arriva berlusconi e tutti homer simpson???
Ma per favore.....
Farsi carico, di ciò che si è stato e si è, vuol dire leggere leopardi e dante, conoscere tutta la storia d'italia in maniera precisa, se sai anche la storia del mondo non guasta.
Vuol dire leggere le correnti filosofiche che ci hanno spinti qui, partendo dagli antipodi, anche il vostro amato marx che tanto decantate, studiatelo e confrontatelo con la realtà del mercato e dell'economia di ieri e di oggi.
Io sono un ragazzo nauseato dalla politica delle marionette e dei clown, balletti da liceali non ho visto nulla di signifativo, nulla di costruttivo se non un rigurgito 68......roba da spararsi.
Un rigurgito anticulturale insignificante.
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