Un governo dell’opposizione per aprire una dialettica nuova con l’esecutivo di centrodestra. E’ questa l’idea lanciata in conferenza stampa da Walter Veltroni per continuare l’opera di europeizzazione del quadro politico italiano. “Avrà lo stesso numero di ministri del governo che si insedierà a Palazzo Chigi e in ogni decisione che esso prenderà stabilirà un nuovo rapporto dialettico. Il governo ombra – o shadow cabinet, come viene definito nei paesi anglosassoni – esiste in tutte le democrazie più avanzate”.
"Abbiamo fatto una rivoluzione dolce. Abbiamo insediato la più grande forza riformista che l'Italia abbia mai conosciuto. Ora c'è bisogno di una politica nuova, di iniziative promosse tutti assieme".
“Faremo un'opposizione molto forte. Berlusconi non si illuda: non gli faremo sconti, e il nostro fair play non ci impedirà di alzare la voce, ogni volta che vedremo messi a rischio i valori costituzionali che ho indicato nella lettera-appello lanciata prima del voto. Faremo un'opposizione riformista, dura ma non ideologica”.
Il Partito Democratico è pronto, sembra voler dire Veltroni. E’ pronto ad incarnare quella sfida di modernizzazione e riformismo lanciata in campagna elettorale, che gli elettori non hanno premiato con la vittoria ma che hanno immensamente legittimato. “Non ho alcuna difficoltà a parlare di sconfitta – sottolinea il leader del PD – ma attenzione la sconfitta c’è stata nella sfida per il governo. Ma se guardiamo alla costruzione di una grande forza riformista allora non si può proprio parlare di sconfitta. E’ stato un miracolo, abbiamo recuperato 10 punti percentualiin soli 4 mesi”.
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